Il PNP 2020-2025 prevede il monitoraggio dello stato di avanzamento dei programmi regionali inclusi nei PRP e la valutazione del raggiungimento degli Obiettivi strategici nazionali, sulla base di un sistema di indicatori e relativi standard, il quale si raccorda con il sistema di verifica degli Adempimenti LEA e con il Nuovo Sistema di Garanzia (area Prevenzione).
Più precisamente:
I Criteri e la tempistica della valutazione comprendono le finalità di cui agli Adempimenti LEA, sono definiti nelle Intese 6 agosto 2020 e 5 maggio 2021 e prevedono, come primo step (anno 2021), la valutazione della pianificazione regionale in termini di rispondenza dei PRP al mandato del PNP (già recepito dalle Regioni, con apposito atto, nel 2020) nonché all’impianto strategico e metodologico nazionale, verificando:
A tal fine, coerentemente con l’approccio di stewardship promosso dal Piano, l’Intesa prevede un percorso di interlocuzione Ministero-Regioni finalizzato a condividere eventuali criticità e relative soluzioni in fase di pianificazione. Al termine di tale percorso, l’adozione, entro il 31 dicembre 2021, del PRP con apposito atto regionale rappresenta l’esito positivo della valutazione della pianificazione.
Dal percorso di interlocuzione, che si è concluso a novembre 2021, è emerso un grande e diffuso impegno delle Regioni nella programmazione dei PRP che, in ogni suo aspetto (strutturale, strategico, metodologico, di governance), mostra un salto di qualità rispetto ai PRP precedenti, in linea con il mandato del Piano nazionale, attraverso il rafforzamento dei suoi principi fondanti, in particolare:
Inoltre le Regioni hanno dimostrato una forte e costruttiva volontà di “adattare” il disegno nazionale del Piano alle specificità del percorso regionale, dal momento che ciascuna Regione ha maturato sulla propria storia ed esperienza la certezza che la straordinaria opportunità fornita dal PNP si può cogliere solo dandogli gambe solide, ancorandolo alla pratica dei servizi e al tessuto della comunità.
Infine è evidente la consapevolezza che orientare sistematicamente la programmazione all’equità significa guardare ben oltre un singolo intervento o target o risultato, al contrario richiede di operare una revisione strutturale del sistema, che il più delle volte è a costo zero, perché consiste nel rileggere con le lenti dell’equità l’esistente in tutte le sue componenti, facendo quindi delle scelte migliori all’interno di processi già in atto e da mantenere.
Con queste premesse, tutte le Regioni sono risultate adempienti per il 2021 e hanno deliberato, entro la scadenza fissata, i PRP opportunamente revisionati dopo la fase di interlocuzione.
Il 27 aprile 2022 si è tenuto il primo incontro, rivolto ai coordinatori dei Piani Regionali di Prevenzione, per l'avvio dell'implementazione e del monitoraggio dei PRP 2020-2025, organizzato dall'Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con il Ministero della salute.
Vedi la pagina: Piani regionali della prevenzione
Data di ultimo aggiornamento 28 giugno 2022