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05. Sottoprodotti

I sottoprodotti di origine animale (SOA) rappresentano tutto ciò che è ottenuto da un animale, incluso l'animale stesso e le sue parti anatomiche non destinati al consumo umano.
I SOA comprendono, tra l'altro, gli alimenti per animali da compagnia (ad es. le proteine animali trasformate), i fertilizzanti organici e ammendanti (ad es. letame, guano) e vari prodotti tecnici (pelli per cuoio, lana, sangue per la produzione di strumenti diagnostici).
In Italia, oltre 3 milioni di tonnellate di SOA sono ottenuti, ogni anno, dagli stabilimenti che producono alimenti per il consumo umano, come gli impianti di macellazione, i caseifici oppure dagli animali deceduti nelle aziende agricole di origine.
I SOA possono diffondere malattie animali (es. TSE, peste suina) o contaminanti chimici (es. diossine, metalli pesanti) e possono essere pericolosi sia per la salute umana e animale che per l'ambiente, se non smaltiti correttamente.
Le norme dell'UE regolano la loro movimentazione, la lavorazione, l'utilizzo e lo smaltimento.
I SOA sono classificati in base al loro rischio sanitario in tre categorie (1, 2 e 3), utilizzando i principi del Regolamento (CE) n. 1069/2009 e le misure sanitarie che si applicano dipendono dalla classificazione nelle singole categorie.
Le autorità nazionali effettuano controlli ufficiali sia sul mercato nazionale, sia negli scambi UE e sulle importazioni di ABP (animal by products -sottoprodotti ) da paesi terzi.



Data di pubblicazione: 1 gennaio 2023 , ultimo aggiornamento 28 aprile 2023


3. Organizzazione e gestione dei controlli ufficiali

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