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Standard di funzionamento

FONTE: Ministero della Salute

Con l’Accordo Stato Regioni del 7/2/2013, rep. 46, è stata approvata la “Linea guida per il funzionamento e miglioramento delle attività di controllo ufficiale del Ministero della Salute, delle Regioni e Province autonome e delle AASSLL in materia di sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria”. Ai sensi dell’Accordo ciascuna autorità competente deve adeguare il proprio funzionamento allo Standard previsto dal CAPITOLO 1.
Lo Standard di Funzionamento (attualmente in fase di aggiornamento) raggruppa in un’ottica sistematica e di carattere gestionale, i requisiti previsti dal Regolamento n. 882/2004 (abrogato e sostituito dal Regolamento (UE) n.2017/625 che però ne ha mantenuto, ampliandola, l’architettura e le disposizioni normative), da applicare a tutti i livelli di autorità competente di cui all’art. 2, comma 1, del D.lgs n.  27/2021.  Vengono prese inoltre in considerazione le norme nazionali a cui bisogna riferirsi nella operatività della autorità competente (AC), nonché altri aspetti utili per il miglioramento dell’organizzazione.

In particolare, lo Standard definisce, per ciascun requisito normativo cogente, gli “elementi di conformità” (best practices) e le “evidenze oggettive” (prove documentali a supporto dei sistemi di verifica correlati), ovvero quegli elementi (anche se non gli unici possibili) che contribuiscono al rafforzamento dei sistemi di gestione e della capacità di “governance” delle autorità competenti. Esso promuove, il consolidamento degli strumenti di programmazione, rendicontazione monitoraggio e verifica dell’efficacia delle attività di controllo ufficiale svolte, attraverso un sistema ciclico che consente alla direzione sanitaria un riesame periodico dei risultati delle attività svolte e pone le basi per un miglioramento continuo delle attività di controllo ufficiale secondo i principi di “efficacia”, “appropriatezza”, ”coerenza” e “qualità”, nonché lo strumento per assicurare una coerente attuazione degli audit sulle autorità competenti  previsti dall’articolo 6 del Reg. 2017/625.
Gli “elementi di conformità” e le “evidenze oggettive” contenute nel capitolo 1 sono distinti in due fasi temporali: la prima da completare entro il primo triennio e la seconda entro il primo quinquennio.
Annualmente, viene effettuato un monitoraggio dello stato di attuazione dello Standard, attraverso un processo di autovalutazione i cui esiti sono reperibili in una  pagina web dedicata (https://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=4215&area=sanitaAnimale&menu=audit)  del sito del Ministero salute. A completamento della Linea guida, sono definiti (CAPITOLO 2) i criteri comuni per la formazione, da completarsi entro il primo quinquennio, di tutti gli operatori del controllo ufficiale chiamati all’applicazione delle linee guida, coerentemente con l’Accordo Stato Regioni del 5 novembre 2009, e s.m.i., in materia di formazione continua in medicina.

Sono inoltre definiti (CAPITOLO 3) i criteri generali per lo svolgimento degli audit delle autorità competenti previsti dal Reg. 2017/625, che attraverso la valutazione del funzionamento delle medesime, assicurerà il loro progressivo adeguamento e miglioramento continuo.  Con il CAPITOLO 4 sono definite le modalità di gestione dell’analisi dell’applicazione dell’Accordo finalizzate alla formulazione di proposte per il suo aggiornamento e integrazione, nonché la previsione di una collaborazione solidaristica tra le Regioni e Province Autonome mediante l’istituzione di uno specifico Comitato Tecnico, in cui sarà presente un rappresentante del Ministero della salute con funzioni di osservatore.


6. Criteri operativi e procedure

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