FONTE: Ministero della Salute
A cura dell’Ufficio 3 della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari (DGSAF)
Normativa di riferimento
Descrizione sintetica delle attività
In Italia, dal 1964, accanto alle norme semplicemente repressive del regolamento di polizia veterinaria, sono state emanate disposizioni per l'esecuzione di un piano di profilassi e di risanamento degli allevamenti dalla brucellosi, rese obbligatorie per conseguire l’eradicazione della malattia. La brucellosi è una zoonosi trasmessa principalmente attraverso il consumo di alimenti prodotti a base di latte crudo non pastorizzato ed è una malattia ancora presente in alcune Regioni Italiane.
Per salvaguardare la salute dei consumatori il Ministero della Salute prepara, ogni anno, un piano di sorveglianza e controllo, anche con la collaborazione del Centro di Referenza nazionale per le brucellosi, al fine di coordinare le attività delle Regioni sul territorio per un’efficace applicazione delle misure sanitarie utili al risanamento. Il Ministero soddisfa inoltre i debiti informativi con la Commissione Europea, che co-finanzia il piano, trasmettendo relazioni intermedie ed annuali per rendicontare le attività sul territorio nazionale. La brucellosi è ancora presente nel centro sud d’Italia.
Il Ministero della Salute, quindi, per favorire l’eradicazione della malattia ha emanato l'Ordinanza 28 maggio 2015 e smi, con cui sono state previste specifiche misure sanitarie per il controllo della brucellosi in Italia.
Luogo e momento del controllo
I luoghi controllati sono gli stabilimenti che detengono bovini-bufalini e ovi-caprini e in modo marginale i mattatoi.
Frequenza (o criteri per stabilire frequenza)
Negli stabilimenti sono previsti controlli sierologici nell’arco dei 12 mesi annuali come previsto dal Reg. Delegato UE 689/2022 nei bovini-bufalini superiori a 12 mesi di età e negli ovi-caprini superiori a 6 mesi di età.
Metodi e tecniche
Prelievi di sangue per analisi sierologica SAR e FDC (ricerca di anticorpi).
Criteri di rischio su cui si basa la programmazione del controllo ufficiale
I criteri di rischi si basano fondamentalmente sulle movimentazioni animali, sulle modalità di allevamento (pascolo, brado, semibrado, intensivo), sulle movimentazioni di mezzi e persone e sul livello di qualifiche sanitarie degli stabilimenti e/o dei territori da cui provengono gli animali.
Provvedimenti sanitari; sanzioni amministrative; sanzioni penali
Negli stabilimenti in cui si rinvengono animali sospetti di infezione o dubbi alle prove l’autorità sanitaria locale (ASL/ASP) sospende la qualifica sanitaria e procede ad ulteriori accertamenti e all’esecuzione di un’accurata indagine epidemiologica. Nel caso in cui gli ulteriori accertamenti portano alla conferma del focolaio il servizio veterinario revoca la qualifica. Questa verrà riacquistata dopo l’abbattimento degli animali risultati positivi alle prove e dopo che i bovini interi di età superiore a 12 mesi e gli ovini o i caprini interi di età superiore a sei mesi presenti nello stabilimento al momento del campionamento sono risultati negativi a prove sierologiche effettuate in due occasioni come segue:
Modalità di rendicontazione, verifica e feedback
Le modalità di rendicontazione sono:
I sistemi informativi nazionali di settore sono gestiti dal Centro di Referenza per l’Epidemiologia Veterinaria istituito presso l’IZS di Teramo. Le Autorità locali alimentano il sistema registrando i dati riguardanti i controlli e la gestione di eventuali positività.
Sistemi Informativi (S.I) di settore: Banca dati nazionale bovina- bufalina ovi-caprina – SANAN (Sistema Informativo per la programmazione e l’esecuzione dei controlli) - SIMAN (sistema informativo malattie animali nazionale per notifica e gestione dei focolai) – SIR (Sistema Informativo Rendicontazioni) Cruscotti (presenti in statistiche). La verifica del corretto svolgimento dell'attività (in senso qualitativo) e della corrispondenza tra l'attività svolta e quella prevista (in senso quantitativo) è realizzata a livello centrale e regionale.
A livello centrale tali verifiche rientrano nelle procedure di certificazione degli adempimenti informativi dovuti dalle Regioni al Ministero della salute da parte del Comitato LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).
Le azioni correttive, sia in riferimento a eventuali criticità osservate nella gestione e nello svolgimento dell'attività, sia riguardo alle non conformità rilevate, sono realizzate attraverso riunioni tecniche, insieme ai Centri di referenza interessati e mediante circolari ministeriali e regionali, al fine di evidenziare ed eliminare comportamenti e situazioni non in linea con quanto previsto dalla normativa comunitaria e nazionale. Nel corso di periodiche ispezioni e/o audit, l’ACC verifica la rimozione della non-conformità.
Autorità Competente Centrale
Ministero della salute – Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari - Ufficio 3
Ruolo:
Autorità Competente Regionale
Assessorati alla Sanità – servizi veterinari
Ruolo:
Autorità Competente Locale
Servizi veterinari delle Aziende Sanitarie Locali
Ruolo:
Laboratori
Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo - Centro Nazionale di Referenza per la Brucellosi
Ruolo:
Istituti Zooprofilattici Sperimentali competenti per territorio
Ruolo: Effettuano le analisi dei campioni ufficiali prelevati sui territori di competenza,
Vedi anche
Nel PNI
Nella Relazione annuale 2015