FONTE: Ministero della Salute
A cura dell’Ufficio 3 della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari
Normativa di riferimento
Descrizione sintetica delle attività
La Tubercolosi bovina è una zoonosi soggetta a un piano di controllo nazionale che dagli anni ‘60 persegue il risanamento obbligatorio degli allevamenti bovini e bufalini italiani per conseguire l’eradicazione della malattia. Il Ministero della Salute ogni anno mette a punto il piano di sorveglianza, con la collaborazione del Centro di Referenza Nazionale per la tubercolosi, per coordinare l’attività delle Regioni allo scopo di un’efficace applicazione delle misure sanitarie previste, anche attraverso l’emanazione di atti di gestione e indirizzo sul territorio. Inoltre ha il compito di soddisfare i debiti informativi con la Commissione Europea, da cui riceve il co-finanziamento del piano e a cui trasmette relazioni intermedie ed annuali al fine della rendicontazione delle attività. La Tubercolosi bovina, sebbene risanata nella maggior parte delle Regioni italiane, è ancora presente in Italia. Per far fronte a questa situazione il Ministero della Salute ha emanato la Ordinanza 28 maggio 2015 e smi: “Misure straordinarie di polizia veterinaria in materia di tubercolosi, brucellosi bovina e bufalina, brucellosi ovi-caprina, leucosi bovina enzootica.
Luogo e momento del controllo
I luoghi controllati sono gli stabilimenti che detengono bovini e bufalini e i mattatoi. Nelle aziende bovine e bufaline vengono controllati tutti gli animali dalle 6 settimane di età in poi. Nei mattatoi vengono eseguiti campionamenti sulle carcasse degli animali che, alla visita ispettiva, presentano lesioni sospette riferibili alla TBC, per la ricerca di Mycobacteriumspp. Gli isolati di questi campioni vengono trasmessi al CNR (Centro Nazionale di referenza) per Tubercolosi di Brescia che esegue prove genetiche per determinare il ceppo di provenienza del Micobatterio e fornire utili elementi ai servizi veterinari locali per la stesura dell’indagine epidemiologica.
Frequenza (o criteri per stabilire frequenza)
La frequenza dei controlli è diversa se si tratta di territori ufficialmente indenni o meno. Il regime delle prove di profilassi immunologica (test IDT/Gammainterferone test) nelle Regioni o Provincie non ufficialmente indenni è annuale, tuttavia l’intervallo tra le prove può essere aumentato a seconda dei livelli di prevalenza riscontrati così come previsto dal Reg. Delegato UE 689/2020. I controlli al mattatoio sono sempre eseguiti durante la visita ispettiva indipendentemente dalla qualifica della regione o Provincia.
Metodi e tecniche
Prova di intradermoreazione; gammainterferone test; campionamento al macello per la ricerca del micobatterio.
Criteri di rischio su cui si basa la programmazione del controllo ufficiale
I criteri di rischio si basano fondamentalmente sulle movimentazioni animali, sulle modalità di allevamento (pascolo, brado, semibrado, intensivo), sulle movimentazioni di mezzi e persone e sul livello di qualifiche sanitarie degli stabilimenti e/o dei territori da cui provengono gli animali.
Provvedimenti sanitari; sanzioni amministrative; sanzioni penali
Negli stabilimenti in cui si rinvengono animali sospetti di infezione o dubbi alle prove l’autorità sanitaria locale (ASL/ASP) sospende la qualifica sanitaria e procede ad ulteriori accertamenti e all’esecuzione di un’accurata indagine epidemiologica. Nel caso in cui gli ulteriori accertamenti portano alla conferma del focolaio il servizio veterinario revoca la qualifica. Questa verrà riacquistata dopo l’abbattimento degli animali risultati positivi alle prove e dopo che i bovini di età superiore a 6 settimane presenti nello stabilimento al momento del campionamento sono risultati negativi a prove sierologiche effettuate in due occasioni come segue:
Modalità di rendicontazione, verifica e feedback
Le modalità di rendicontazione sono:
I sistemi informativi nazionali di settore sono gestiti dal Centro di Referenza per l’Epidemiologia Veterinaria istituito presso l’IZS di Teramo. Le Autorità locali alimentano il sistema registrando i dati riguardanti i controlli e la gestione di eventuali positività.
Sistemi Informativi (S.I) di settore: Banca dati nazionale bovina- bufalina ovi-caprina – SANAN (Sistema Informativo per la programmazione e l’esecuzione dei controlli) - SIMAN (sistema informativo malattie animali nazionale per notifica e gestione dei focolai) – SIR (Sistema Informativo Rendicontazioni) Cruscotti (presenti in statistiche).
La verifica del corretto svolgimento dell'attività (in senso qualitativo) e della corrispondenza tra l'attività svolta e quella prevista (in senso quantitativo) è realizzata a livello centrale e regionale. A livello centrale tali verifiche rientrano nelle procedure di certificazione degli adempimenti informativi dovuti dalle Regioni al Ministero della salute da parte del Comitato LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).
Le azioni correttive, sia in riferimento a eventuali criticità osservate nella gestione e nello svolgimento dell'attività, sia riguardo alle non conformità rilevate, sono realizzate attraverso riunioni tecniche, insieme ai Centri di referenza interessati e mediante circolari ministeriali e regionali, al fine di evidenziare ed eliminare comportamenti e situazioni non in linea con quanto previsto dalla normativa comunitaria e nazionale. Nel corso di periodiche ispezioni e/o audit, l’ACC verifica la rimozione della non-conformità.
Autorità Competente Centrale
Ministero della salute – Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari - Ufficio 3
Ruolo:
Autorità Competente Regionale
Assessorati alla Sanità – Servizi veterinari
Ruolo:
Autorità Competente Locale
Servizi veterinari delle Aziende Sanitarie Locali
Ruolo:
Laboratori
Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lombardia ed Emilia Romagna - Centro Nazionale di Referenza per la MTBC
Ruolo:
Istituti Zooprofilattici Sperimentali competenti per territorio
Ruolo: Effettuano le analisi dei campioni ufficiali prelevati sui territori di competenza
Vedi anche
Nel PNI
Nella Relazione annuale 2015
Sul portale del Ministero della Salute