FONTE: Regione Piemonte
Normativa di riferimento
Descrizione sintetica delle attività
Il piano piemontese, normato a livello regionale con la DGR n. 7-4881 del 14 aprile 2022, individua protocolli diagnostici differenziati per matrice e procedura diagnostica in base alla tipologia produttiva degli allevamenti (aziende produttrici di latte iscritte ai programmi di controllo sull’attitudine produttiva, aziende aderenti al piano di controllo previsto per il sostegno accoppiato (piano ANABORAPI) e aziende che non rientrano nelle due categorie precedenti) e alla qualifica sanitaria delle aziende aderenti.
Tra le misure di biosicurezza sono previsti la prova pre-moving per la compravendita dei soggetti da riproduzione nei 30 giorni precedenti lo spostamento, il divieto di commercializzare bovini da riproduzione sieropositivi, adesione al piano obbligatorio per gli allevamenti che inviano capi in alpeggio, per aziende che vendono soggetti da riproduzione, per aziende che partecipano a fiere, mostre e mercati, inoltre l’obbligo di vaccinazione di tutti i capi degli allevamenti con qualifica positiva che praticano l’alpeggio, aziende con reinfezioni, aziende con nuove positività al controllo sierologico, l’obbligo di segnalazione dello stato sanitario nei confronti dell’IBR sul modello 4 e il divieto di utilizzo di vaccini non deleti nelle aziende aderenti.
Luogo e momento del controllo
Il piano è su base volontaria, ma è obbligatorio per gli effettivi alpeggianti, per quelli aderenti al piano ANABORAPI, per aziende che vendono soggetti da riproduzione, per aziende che partecipano a fiere, mostre e mercati.
Gli accertamenti vengono effettuati presso gli allevamenti aderenti, preferibilmente in concomitanza con altri controlli diagnostici programmati in base a piani nazionali e regionali (piano di eradicazione della tubercolosi bovina, brucellosi e leucosi bovina enzootica, Piano di controllo della paratubercolosi bovina, programma di controllo della diarrea virale bovina).
Frequenza (o criteri per stabilire la frequenza)
Sono previste frequenze di controllo diversificate in base alla tipologia di azienda interessata e alla qualifica.
Aziende produttrici di latte, con > 100 capi in lattazione, iscritte ai programmi di controllo sull’attitudine produttiva:
Aziende linea vacca vitello non aderenti al piano ANABORAPI:
Metodi e tecniche
Sono previsti prelievi su latte e su sangue, a seconda della tipologia di aziende interessate e della categoria di animali soggetti a prelievo.
Il latte individuale viene prelevato nell’ambito dei controlli funzionali effettuati dall’ARAP, in aziende che hanno > 100 capi in lattazione, e successivamente sottoposto a test ELISA, latte su pool di latte di 30-40 bovine, mentre nelle aziende da 20 capi a massimo 100 capi lattazione il latte di massa viene prelevato da ARAP nei controlli funzionali, nelle aziende non iscritte viene prelevato dai Presidi Multizonali.
I prelievi di sangue sono invece effettuati dai Servizi Veterinari in genere nell’ambito degli accessi in stalla per altre attività diagnostiche.
Categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio
Le classi di rischio vengono definite in base alla qualifica sanitaria dell’azienda, con livelli di controllo diversificati e applicazione di misure più restrittive per aziende a rischio maggiore.
Provvedimenti sanitari; sanzioni amministrative; sanzioni penali
In caso di riscontro di soggetti sieropositivi in aziende in possesso di qualifica, viene sospesa oppure revocata la qualifica stessa, in base ai riscontri diagnostici ed epidemiologici. Non possono essere commercializzati verso allevamenti da riproduzione i soggetti risultati sieropositivi all’accertamento di allevamento o alla prova di compravendita.
Modalità di rendicontazione, verifica e feedback
Nel corso dell’anno vengono effettuate verifiche di efficacia sullo stato di avanzamento del piano a livello di Autorità Competente Regionale e di ASL; vengono inoltre analizzati a livello di AC regionale i casi di reinfezione riscontrati nel corso dell’anno, con condivisione delle misure da adottare. Nel 2021, per la Regione Piemonte, risultano aderenti al piano circa il 92% degli allevamenti bovini da riproduzione, dei quali oltre l’83% è in possesso di qualifica di indennità (azienda indenne con o senza capi vaccinati) o di negatività (azienda negativa con o senza capi vaccinati). L’attività diagnostica ha comportato il controllo sierologico di 7.565 aziende, con l’effettuazione di circa 219.707 prelievi. 707 aziende sono state sottoposte ad accertamento diagnostico con la matrice latte (diagnosi su pool), con il controllo di 128.254 capi.
Autorità Competente Centrale
Ministero della Salute - Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari – Ufficio III
Ruolo: coordinamento centrale attività, recepimento rendicontazioni attività
Autorità Competente Regionale
Regione Piemonte - Settore Prevenzione e Veterinaria
Ruolo: redazione del piano, coordinamento attività di controllo e verifica stato di avanzamento e supporto in caso di riscontro di positività.
Rapporti con CdR e con IZS locale.
Autorità Competente Locale
Aziende Sanitarie Locali
Ruolo: organizzazione attività di controllo e verifica dello stato di avanzamento, attuazione misure sanitarie previste
Laboratori
- Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche - Centro di referenza Nazionale per la Rinotracheite Infettiva del Bovino (IBR)
Ruolo: consulenza tecnica
- Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta
Ruolo: svolgimento analisi routinarie, consulenza tecnica
Vedi anche