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Prodotti a Dop/Igp/Stg - Controlli sulle caratteristiche merceologiche

Normativa di riferimento:

  • Reg. UE del 21 novembre 2012, n. 1151;
  • L. 21 dicembre 1999, n. 526;
  • D. Lgs. 19 novembre 2004, n. 297;
  • D.M. 14 ottobre 2013, n. 12511;
  • Normativa specifica di settore.


Categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio
La categorizzazione degli eventuali rischi e le modalità di applicazione delle categorie di rischio tengono conto dell’attività pregressa (irregolarità riscontrate) e di particolari situazioni congiunturali. Si individua inizialmente la fase della filiera da sottoporre a controllo, successivamente, sulla base dei parametri di rischio, si scelgono gli operatori da controllare.

Luogo e momento del controllo
I controlli sono svolti durante tutto l’anno in tutte le fasi della filiera. In prevalenza i controlli interessano la trasformazione e il commercio.
I controlli sono preceduti dalla consultazione degli elenchi degli operatori che operano nell’ambito delle produzioni a indicazione geografica

Frequenza (o criteri per stabilire frequenza)
La frequenza dei controlli è definita sulla base del numero degli operatori ubicati sul territorio, dei volumi produttivi degli stessi e della rischiosità dell’operatore e dell’attività produttiva.

Metodi e tecniche
Visite ispettive e controlli documentali e analitici al fine di verificare:

  • la tracciabilità e, in particolare, l’origine delle materie prime;
  • la conformità alle disposizioni del disciplinare di produzione del processo di lavorazione;
  • la regolarità della certificazione e della documentazione amministrativa e contabile detenuta;
  • la regolarità del sistema di etichettatura e presentazione.

I controlli ispettivi sono completati da un piano di prelevamento di campioni da analizzare.
I controlli analitici sono indirizzati in generale, alla verifica della conformità della composizione quali quantitativa ai requisiti previsti nel disciplinare di produzione, approvato con apposito Decreto del MASAF, nonché alle specifiche caratteristiche merceologiche previste dalle norme nazionali e comunitarie per la singola tipologia di prodotto.
In qualità di Autorità italiana ex officio e attraverso la collaborazione con i principali player mondiali dell’e-commerce, l’ICQRF agisce per far cessare in Europa e sul web l’uso illegale delle indicazioni geografiche italiane, ma anche degli altri Stati membri.

Modalità rendicontazione, verifica e feedback
Relazioni quadrimestrali di monitoraggio dell’attività.
Verifica dell’attività effettuata sulla base del numero di irregolarità riscontrate, dei sequestri, delle notizie di reato.
Per quanto concerne i prodotti a IG, l’ordinamento giuridico italiano, attraverso il D.Lgs. 297/2004, prevede la possibilità per l’Autorità di Controllo di comminare sanzioni amministrative, per le eventuali violazioni accertate della normativa comunitaria e nazionale nel comparto dei prodotti a IG.
Nel caso in cui siano accertate ipotesi di frode in commercio i soggetti ritenuti responsabili sono segnalati all’Autorità Giudiziaria.


Autorità competente centrale:
MASAF - Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste - Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione delle frodi (ICQRF)

Ruolo:  Organo tecnico del MASAF incaricato di effettuare, fra gli altri, i controlli a tutela dei prodotti a Denominazione di Origine alla commercializzazione, ma anche alla produzione e trasformazione.


3. Organizzazione e gestione dei controlli ufficiali

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