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Latte crudo - vendita diretta, Controlli ufficiali per la verifica dei criteri microbiologici

FONTE: Ministero della Salute

A cura dell’Ufficio 2 della Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione (DGISAN)

Normativa di riferimento

  • Regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 marzo 2017
  • Regolamento (CE) N. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 sull'igiene dei prodotti alimentari
  • Regolamento (CE) N. 854/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio  del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche per l'organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano
  • Regolamento (CE) n. 2073/2005 della Commissione del 15 novembre 2005 sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari
  • Regolamento (CE) n. 2074/2005 della Commissione del 5 dicembre 2005
  • Intesa Stato Regioni del 15 gennaio 2007 in materia di vendita diretta di latte crudo al consumatore finale.

Descrizione sintetica delle attività
Nel territorio nazionale vengono eseguite analisi ufficiali per verificare la conformità ai criteri microbiologici e ai contaminanti (aflatossina), previsti dall’Intesa CSR “in materia di vendita diretta di latte crudo per l’alimentazione umana” prov. 25 gennaio 2007. Le Regioni e Provincie Autonome di Trento e Bolzano inviano annualmente i risultati delle analisi condotte sul latte crudo in azienda e presso i distributori automatici.
Tali informazioni vengo utilizzate al fine di comprendere se le attività annuali di vigilanza siano in linea con i controlli previsti e se siano stati rispettati i requisiti di legge previsti per il latte crudo. Tali attività di controllo rappresentano un importante strumento per la tutela del consumatore prevenendo la trasmissione di infezioni all’uomo anche grazie alle informazioni fornite sulle modalità di conservazione e di consumo del prodotto e all’obbligo di riportare nell’etichettatura del latte crudo la dicitura “da consumarsi previa bollitura” (Ordinanza del Ministero della salute 2008 e Decreto legge n. 158 del 13/09/2012).


Luogo e momento del controllo
Allevamenti e distributori automatici di latte crudo al momento dell’erogazione.

Frequenza (o criteri per stabilire frequenza)
Almeno una volta l’anno sia per gli allevamenti che per i distributori.

Metodi e tecniche
Attività di vigilanza effettuata con metodi e tecniche di controllo ai sensi del regolamento UE 2017/625 stabiliti dalle Regioni e province autonome di Trento e Bolzano. Il prelievo e  l'analisi del latte  vengono effettuati per:

  • Campylobacter;
  • Listeria monocytogenes;
  • Salmonella spp.;
  • E.coli verocitotossico;
  • Stafilococchi coagulasi positivi;
  • Aflatossina M1.

Categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio
Stabilita da Regioni e provincie autonome di Trento e Bolzano

Provvedimenti sanitari; sanzioni amministrative; sanzioni penali
Sospensione o chiusura definitiva delle attività di vendita di latte crudo nel caso di riscontrata positività ad agenti patogeni.

Modalità di rendicontazione, verifica e feedback
Le Regioni devono trasmettere annualmente al Ministero della Salute i risultati dei controlli effettuati con relative eventuali osservazioni.


Autorità Competente Centrale
Ministero della Salute - DGISAN - Ufficio II
Ruolo: Indirizzo e coordinamento
Stabilisce eventuali ulteriori obiettivi di sicurezza (criteri di sicurezza alimentare) sulla base dei risultati dei controlli effettuati dalle Regioni e dalle provincie Autonome di Trento e Bolzano

Autorità Competente Regionale
Assessorati Regioni e provincie Autonome di Trento e Bolzano
Ruolo: Raccolta dei dati dei controlli effettuati ed invio dei dati al Ministero della Salute.

Autorità Competente Locale
ASL – Servizi Veterinari
Ruolo: Effettuano la vigilanza e periodici controlli con frequenza basata sulla valutazione del rischio.

Laboratori
Istituti Zooprofilattici Sperimentali
Ruolo: analisi dei campioni per la ricerca di patogeni. Invio dei dati alle Autorità competenti locali.


3. Organizzazione e gestione dei controlli ufficiali

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