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Friuli Venezia Giulia - Piccole Produzioni Locali (PPL): Alimenti di origine vegetale e animale

FONTE: Regione Friuli Venezia Giulia

Normativa di riferimento

  • Regolamento (CE) 29 aprile 2004 n. 853/2004 il quale detta norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale;
  • Regolamento (UE) del 15 marzo 2017 n. 625/2017 relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali;
  • Decreto del Presidente della Regione n. 179/Pres dd. 01 settembre 2015 Regolamento per la disciplina e l’esercizio delle piccole produzioni locali di alimenti di origine vegetale e animale, in attuazione dell’articolo 8, commi 40 e 41, della legge regionale 29 dicembre 2010, n. 22 (legge finanziaria 2011) e ss.mm.ii;
  • Decreto del Presidente della Regione 26 novembre 2021, n. 0196/Pres., recante il Regolamento per la disciplina e l’esercizio delle piccole produzioni locali di prodotti a base di carne.

Descrizione sintetica delle attività
Nel corso degli ultimi anni, sono aumentate le piccole produzioni tipiche e di qualità, così come l’interesse dimostrato dai produttori e dal territorio.
Al fine di valorizzare ulteriormente il prodotto della tradizione contadina locale, è stato avviato il progetto “Piccole Produzioni Locali -PPL” che ha l’obiettivo sia di tutelare le produzioni tradizionali che di permettere, con la vendita di tali prodotti in ambito locale, un'integrazione del reddito di allevatori e agricoltori che normalmente si occupano di altre attività.  Il progetto intende, inoltre, da un lato contribuire alla costituzione di una economia turistica di sistema locale, dall’altro rafforzare la consapevolezza del valore delle tradizioni alimentari locali, per diventare attrattivi verso visitatori esterni e favorire la conoscenza del territorio.
Nei primi anni di progetto “Piccole Produzioni Locali – PPL”, i risultati sono stati apprezzati non solo dal consumatore che ha testato un prodotto genuino e a Km zero, ma anche dal produttore che ha potuto usufruire di un percorso semplificato.
Il Decreto del Presidente della Regione n. 179/Pres  dd. 01 settembre 2015 con il quale è stato aggiornato  il “Regolamento per la disciplina e l’esercizio delle “Piccole Produzioni Locali” di alimenti di origine vegetale e animale” ha tracciato infatti un percorso semplificato per la commercializzazione dei prodotti agricoli, anche trasformati, di origine animale e non, dal produttore primario al consumatore finale, subordinata alla vendita diretta in ambito locale di piccoli quantitativi (il progetto riguarda infatti esclusivamente i prodotti primari e richiede che tali produzioni siano quantitativamente limitate e non entrino in alcun modo né nei circuiti della commercializzazione all’ingrosso). Questa normativa regionale ha posto l’attenzione sui requisiti igienico-sanitari delle strutture di lavorazione semplificandoli, pur salvaguardando la salubrità dei prodotti, rendendoli disponibili non solo al consumatore finale, ma anche al dettagliante in ambito locale.
Se questo percorso, sostenuto da norme specifiche, rappresenta un significativo elemento di tutela del territorio e di caratterizzazione geografica, il rispetto della sicurezza igienico-sanitaria dell'alimento è un requisito fondamentale. Chi produce alimenti ha una grande responsabilità nella qualità complessiva del prodotto e, soprattutto, sulla sicurezza e salute del consumatore.
È necessario pertanto intraprendere ogni possibile azione al fine di prevenire, eliminare o ridurre a livelli accettabili il "rischio" in modo da assicurare la conformità del prodotto alle specifiche igienico-sanitarie e, in generale, alle attese del consumatore. Occorre quindi individuare il modo migliore per gestire e controllare il processo produttivo locale. Nell'ambito del progetto di valorizzazione delle Piccole Produzioni Locali – PPL si è ritenuto di realizzare un Manuale inerente le Buone pratiche di igiene che ogni produttore potrà adattare alla propria realtà. II processo produttivo, ripartito in fasi, dettaglia e motiva i comportamenti e le azioni positive finalizzate alla sicurezza igienico-sanitaria dei prodotti.
Nel merito, oltre alle carne avicunicole, al miele ed ai prodotti di origine vegetale, che erano già state regolamentate con precedente regolamento, il paniere è stato ampliato con l’aggiunta delle erbe officinali e prodotti derivati coltivate nella propria azienda agricola e/o raccolte in ambito locale e delle lumache vive, conserve e sughi di lumache.

Per ulteriori approfondimenti consultare il documento esteso:
FVG_PPLProdottiAnimaliVegetali.pdf


Il Regolamento CE n. 853/2004, relativo ai prodotti di origine animale, esclude dall’ambito applicativo delle norme comunitarie in particolare:

  • la produzione, preparazione, manipolazione e conservazione di alimenti destinati al consumo privato;
  • la fornitura diretta di piccoli quantitativi dal produttore al consumatore finale o ai laboratori annessi agli esercizi di dettaglio o di somministrazione a livello locale che riforniscono direttamente il consumatore finale.

In questo contesto il progetto PPL si configura come percorso semplificato per la vendita di piccoli quantitativi di prodotti agricoli, anche trasformati, e di carni avicunicole fresche e/o trasformate ottenute dall’allevamento degli animali nella propria azienda, nonché di prodotti di origine vegetali lavorati e provenienti da colture nei terreni della propria azienda agricola, dal produttore primario al consumatore.

Il progetto prevede:
per l’allevatore, l'allevamento di un limitato numero di animali (avicunicoli o lumache) e la vendita del prodotto fresco o trasformato;
per l’agricoltore, la produzione e la vendita di prodotti di origine vegetale, quali pane e prodotti da forno e conserve alimentari vegetali in genere, confetture di frutta, composte e succhi di frutta, provenienti da colture nei terreni della propria azienda agricola, nonché di erbe officinali e prodotti derivati coltivate nella propria azienda agricola e/o raccolte in ambito locale;
Tale percorso prevede inoltre un affiancamento da parte dell'autorità competente per l'adeguamento dei locali di lavorazione e una formazione sulle buone prassi igieniche, la normativa di riferimento, il benessere animale e le buoni prassi agricole.

Frequenza (o criteri per stabilire frequenza)
L’attività di controllo segue la stagione di lavorazione dei prodotti.
La raccolta delle erbe officiali deve avvenire nel tempo balsamico corretto.

Luogo e momento del controllo

I controlli vengono svolti presso tutti gli operatori registrati al progetto PPL. Gli animali, i prodotti trasformati di origine animale e i prodotti vegetali vengono controllati in diverse fasi della produzione mediante analisi di laboratorio che riguardano gli animali in vita, i prodotti derivati, le materie prime di origine vegetale e i loro prodotti nelle diverse fasi di lavorazione e preparazione e l'igiene dei locali di lavorazione e delle attrezzature.

Metodi e tecniche

Vengono svolti campionamenti ufficiali e analisi di laboratorio secondo specifiche ISO.

Le matrici da cui ricavare i campioni da analizzare sono:

miele e prodotti derivati composte  di frutta
pane e prodotti da forno succhi di frutta
conserve alimentari vegetali in genere ambienti e attrezzature (tamponi e/o spugnette)
confetture di frutta lumache




Le analisi da effettuarsi comprendono:

  • Aw
  • PH
  • Salmonella diagnostica
  • Tamponi - Carica mesofila
  • Tamponi - Enterobatteri
  • Tamponi-Listeria monocytogenes
  • Contenuto zuccherino

Le analisi, effettuate dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, hanno lo scopo di garantire la sicurezza dei prodotti di origine animale e non e allo stesso tempo di fornire agli operatori uno strumento di valutazione semplice sulla base della misurazione del calo peso, strettamente correlato all'asciugatura del prodotto e alla diminuzione di aw.
L'analisi di processo è tarata sulle piccole produzioni del paniere in cui tipicità, stagionalità, e piccoli quantitativi sono gli elementi caratterizzanti.

Provvedimenti sanitari; sanzioni amministrative; sanzioni penali
In caso di positività per carica microbica o sostanze chimiche oltre i limiti di legge, si provvede al blocco della partita e si procede con ulteriori accertamenti, procedendo nel contempo con l’indagine epidemiologica.
Ove del caso, si procede alla sospensione dell’operatore dal progetto con blocco della partita ed a sanzione amministrativa.

Modalità rendicontazione, verifica e feedback
Viene effettuata una rendicontazione annuale del numero di operatori PPL e degli esiti delle verifiche presso le aziende registrate utilizzando i dati inerenti i risultati dei controlli ufficiali e gli eventuali provvedimenti presi.
Vengo poi effettuate ulteriori comunicazioni a seguito di riscontro di positività per Salmonella e/o Listeria.


AC Regionali
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Direzione Centrale salute, politiche sociali e disabilità
Servizio Sanità Pubblica Veterinaria
Ruoli: Attività di indirizzo, coordinamento e successiva verifica delle attività svolte sul territorio.
Acquisisce annualmente il report annuale dall’Azienda per l’assistenza sanitaria (AAS) referente e riceve gli esiti delle indagini analitiche che saranno elaborati ai fini della valutazione del rischio. I risultati saranno propedeutici all’individuazione di eventuali punti di attenzione e esigenze di miglioramento

AC Locali
Azienda per l’assistenza sanitaria
Ruoli: Vigilanza e controllo specifico degli operatori che aderiscono al progetto PPL: nel merito verifica del possesso dei requisiti strutturali e, in base a ciò, registrazione delle attività.
Vigilanza specifica successiva la verifica dei requisiti gestionali.

Laboratori
Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
Ruoli: Svolge le attività di campionamento e di analisi sui campioni prelevati.


3. Organizzazione e gestione dei controlli ufficiali

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