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Comando generale del corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera

FONTE: Comando generale del corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera

Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali si avvale del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera che, per legge (D. L.vo n° 4/2012), assolve alle funzioni di coordinamento delle attività di controllo sulla pesca, sul commercio e sulla somministrazione dei prodotti di essa. Per adempiere a tale compito è stata creata una struttura organizzata su 4 livelli:

  • livello nazionale: presso il III Reparto “piani e operazioni” del Comando Generale è stato istituito il IV ufficio “controllo e monitoraggio pesca e ambiente” nell’ambito del quale la 1a sezione funge da “centro di controllo nazionale della pesca (CCNP)” e la 2a sezione da centro di monitoraggio della flotta nazionale (FMC – fisheries monitoring centre);
  • livello regionale: presso i Reparti Operativi di ciascuna Regione marittima sono stati istituiti i centri di controllo dell’area di pesca (C.C.A.P.). La Sicilia e la Sardegna, per l’estensione del territorio da controllare, sono divise in due. In totale ci sono 15 C.C.A.P. (Genova, Livorno, Civitavecchia, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Pescara, Ancona, Ravenna, Venezia, Trieste, Catania, Palermo, Cagliari, Olbia);
  • livello provinciale: nell’area di giurisdizione di ciascuna delle 55 capitanerie di porto – Guardia Costiera, normalmente coincidente con il territorio della provincia marittima, il Comandante del compartimento esercita la direzione delle verifiche lungo l’intera filiera della pesca, prioritariamente attraverso il personale alle sue dipendenze, specializzato nel settore;
  • livello locale: ciascun Ufficio minore – 235 a copertura dell’intero territorio costiero nazionale – esegue, d’iniziativa o su direttive dei Comandi superiori, le attività di controllo per garantire il rispetto delle normative europee o nazionali di riferimento.


Le Capitanerie di porto - Guardia Costiera dipendono funzionalmente, per l'esercizio delle funzioni in materia di pesca marittima, dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e svolgono le seguenti funzioni:

  • di carattere operativo:
    1. ispezione a motopesca, persone giuridiche e fisiche operanti nelle acque di giurisdizione italiana e sul territorio nazionale, per assicurare il rispetto delle normative vigenti da parte di tutti gli operatori della filiera ittica, in forza di preliminari analisi del rischio che confluiscono in specifici piani di controllo;
    2. monitoraggio e controllo dei pescherecci stranieri operanti nelle acque di giurisdizione italiana e dei pescherecci italiani ovunque operino nel mondo;
    3. contrasto alla pesca IUU (illegal, unreported and unregulated);
    4. pianificazione ed esecuzione delle attività di controllo congiunto in ambito europeo, sotto l’egida e il coordinamento dell’EFCA (european fisheries control agency);
    5. supporto all’Agenzia delle Dogane, dei Monopoli e delle Accise per la verifica della documentazione d’importazione di partite di prodotti ittici esteri, in forza degli accordi vigenti con quell’Amministrazione;
    6. gestione del Registro Nazionale Infrazioni (RNI) previsto dal regolamento “controlli” dell’Unione Europea, ove confluiscono tutte le violazioni gravi alla politica comune della pesca;
  • di carattere amministrativo:
    1. gestione del “registro imprese di pesca” e del “registro dei pescatori”, inclusi gli imbarchi / sbarchi dei marittimi;
    2. disciplina di talune attività di pesca locali, con ordinanza del Capo del compartimento marittimo;
    3. rilascio delle autorizzazioni a svolgere attività di pesca-turismo.

Link di consultazione e approfondimento:
http://www.guardiacostiera.gov.it/


2. Autorità competenti e Laboratori Nazionali di Riferimento

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