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Comunicato n. 24
Data del comunicato 12 marzo 2014

1° Giornata mondiale per l'endometriosi

Lorenzin: Vincolati 15 milioni di euro per consentire alle Regioni di sviluppare progetti per il miglioramento delle condizioni di vita e di salute delle donne affette da malattie cronico invalidanti tra cui l'endometriosi

In occasione della prima “Giornata mondiale per l’Endometriosi” che si celebrerà domani 13 Marzo, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ha dichiarato:

“L’Endometriosi è una patologia cronica di cui sof rono, in Italia, circa tre milioni di donne, in Europa  14  milioni  ed  è  causa  di  circa  il  30­40%  dei  casi  di  infertilità  femminile.  Purtroppo riconoscerla  non è facile e spesso ci si rivolge al medico quando la sintomatologia diviene quasi insostenibile  a causa del dolore che questa malattia provoca. Nelle forme più gravi può diventare invalidante sia fisicamente che psicologicamente con gravi ripercussioni sulla qualità della vita di chi ne è colpito.

Sono molto vicina alle donne che af rontano ogni giorno questa malattia e con miei uf ici abbiamo elaborato  nell’ultimo  accordo  sugli  Obiettivi  di  Piano  una  linea  progettuale,  approvata  dalla Conferenza  Stato  Regioni,  diretta  proprio  all’implementazione  di  percorsi  diagnostico­ assistenziali  e  di  supporto  per  migliorare  la  vita  delle  donne  af ette  da  malattie  croniche invalidanti della sfera uro­genitale, tra le quali anche l’endometriosi. Allo scopo è stata vincolata la  somma  di  15  milioni  di  euro  per  consentire  alle  Regioni  di  sviluppare  specifici  progetti finalizzati  al  miglioramento  delle  condizioni  di  vita  e  di  salute  delle  donne  af ette  da  queste malattie.  Occorre  infatti  una  presa  in  carico  globale  delle  donne  af ette  da  endometriosi  ed  è fondamentale  l'integrazione  degli  interventi  per  una  stessa  paziente  e  il  coordinamento  fra soggetti,  strutture  e  servizi,  secondo  la  modalità  di  rete  e  in  un’ottica  multidisciplinare,  che coinvolga  più  figure  specialistiche.  E’  necessario,  quindi,  costituire  una  Rete  sanitaria  ben coordinata  che  veda  da  un  lato  i  Centri  di  eccellenza,  dall’altro  i  Servizi sanitari  territoriali. Spetta ai Medici di Medicina Generale o ai Servizi territoriali, cui la donna si rivolge, individuare tempestivamente  la  patologia,  indirizzando  così  la  paziente  allo specialista  ginecologo  per  una conferma  diagnostica  e  per  la  sua  successiva  gestione,  avvalendosi  anche  dei  Centri  di  Alta Specializzazione.  La Rete  diagnostico­terapeutica  dovrà  accompagnare  la  donna  in  tutto  il suo percorso  in  modo  costante  e  continuato.  E’  fondamentale,  quindi,  prevedere  la  formazione  e l’aggiornamento di tutte le figure professionali a vario titolo coinvolte in quanto è una malattia che va riconosciuta e trattata con speciale sensibilità da parte di operatori sanitari adeguatamente formati.  Al  fine  di  migliorare  la  conoscenza  epidemiologica  sull’endometriosi,  sui  relativi accertamenti diagnostici e sui trattamenti terapeutici adottati, il Ministero sta inoltre provvedendo all’istituzione  di  un  Registro  nazionale  che si  avvarrà  di  Registri  e  Osservatori regionali sulla patologia, già realizzati in alcune Regioni”.

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Data di pubblicazione: 12 marzo 2014, ultimo aggiornamento 12 marzo 2014