logo dei 60 anni del Ministero della Salute

Vai allo slideshow

Il 14 agosto 1958 nasce il ministero della Sanità. Entra, infatti, in vigore la legge costitutiva del 13 marzo 1958. Lo stesso giorno viene nominato il primo ministro della Sanità, Vincenzo Monaldi.
Il ministero, che oggi è della Salute, compie dunque 60 anni, intrecciando la propria storia a quella del Paese e del Servizio sanitario nazionale, che nascerà giusto 20 anni dopo.

 

  • La sanità prima della Costituzione

    Nel 1861 in Italia si viveva 10 anni in media meno della Francia, 16-17 anni meno della Svezia; su mille nati 232 bambini morivano entro il primo anno di vita; le malattie infettive erano responsabili di circa il 30 per cento dei decessi.

    Con l’Unità d’Italia ci fu una rinnovata attenzione pubblica alla salute della popolazione. L’organizzazione dell’assistenza sanitaria fu affidata, a livello centrale, al ministero dell’Interno e, sul territorio, a prefetti e sindaci.

    Presso il ministero dell’Interno nel 1888, venne istituita la Direzione generale per la sanità pubblica, primo segno evidente dell’attenzione e specificità attribuita ai problemi sanitari nel nuovo Regno d’Italia.

    Nel 1945 nasce l’Alto Commissariato per l’igiene e la sanità Pubblica, che subentrò alla Direzione generale per la sanità, con compiti di tutela della sanità pubblica, di coordinamento e di vigilanza tecnica su enti e organizzazioni sanitarie.

  • La salute diritto fondamentale: articolo 32 della Costituzione italiana

    L’articolo 32 della Costituzione italiana afferma che:

    “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.

    La norma del 1948 è rivoluzionaria nel doppio valore della salute: è un diritto individuale inviolabile e assoluto e un bene di rilevanza collettiva.

  • 1958, nasce il ministero della Sanità

    Con la Legge 13 marzo 1958, n. 296, dall’accorpamento delle funzioni dell’Alto Commissario per l’igiene e la sanità pubblica con la Direzione generale, viene istituito il ministero della Sanità, con compito di dare piena attuazione alla Costituzione, centralizzare le competenze di igiene e sanità pubblica, delegando, comunque, a ospedali e mutue alcuni aspetti applicativi.

    Sul piano funzionale al ministero della Sanità è riconosciuto il compito di provvedere alla salute pubblica; sul piano organizzativo il ministero adotta a livello centrale il modello delle direzioni generali e a livello territoriale istituisce gli Uffici di sanità marittima e aerea, gli Uffici veterinari di confine, porto, aeroporto e dogana, gli Uffici per l'assistenza sanitaria ai naviganti.
    Il nuovo dicastero è coadiuvato nelle proprie funzioni dal Consiglio superiore di sanità - organo a carattere consultivo - e dall'Istituto superiore di sanità - organo a carattere tecnico-scientifico.

    Il primo ministro della Sanità, è stato Vincenzo Monaldi, che ha ricoperto l’incarico dal 14 agosto 1958 al 15 febbraio 1959, nel II Governo Fanfani.


  • 1978, nasce il Servizio sanitario nazionale

    La storia del ministero si intreccia, dal 1978 in poi, a quella del Servizio sanitario nazionale (SNN), che nasce con la Legge 833 del 1978.

    La legge descrive il SSN come “costituito dal complesso delle funzioni, delle strutture, dei servizi e delle attività destinati alla promozione, al mantenimento e al recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l’eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio. L’attuazione del Servizio sanitario nazionale compete allo Stato, alle regioni e agli enti locali territoriali, garantendo la partecipazione dei cittadini”.

    I principi fondamentali su cui si basa il SSN sono:

    • universalità: le prestazioni sanitarie sono garantite a tutta la popolazione
    • uguaglianza: tutti i cittadini hanno diritto alle medesime prestazioni senza nessuna distinzione di condizioni individuali, sociali ed economiche
    • equità: a tutti i cittadini deve essere garantita parità di accesso in rapporto a eguali bisogni di salute.

    Tina Anselmi, ministro della Sanità nel 1978-79, fu tra i principali sostenitori della riforma che portò al Servizio sanitario nazionale e al superamento del sistema delle “casse mutue” attive dal dopoguerra.

  • Dalla Sanità alla Salute

    Una tappa fondamentale nella definizione delle funzioni e del nuovo ruolo di coordinamento e impulso del ministero nell’ambito del Servizio sanitario nazionale è rappresentato dalla modifica della denominazione del ministero della Sanità a ministero della Salute nel 2001 (Legge 3 agosto 2001).

    La nuova denominazione rispecchia la nuova missione che il ministero stesso svolge nell'ambito della promozione della salute dei cittadini in un nuovo contesto socio-sanitario, in linea con il concetto espresso dall’Organizzazione mondiale della sanità, che definisce la salute “una condizione non più di assenza di malattia ma di completo benessere fisico, mentale e sociale”.


  • Il ministero organo centrale del Servizio Sanitario Nazionale

    La Legge 19 gennaio 2001, n. 3 riforma il Titolo V della Costituzione e cambia anche il ruolo del ministero della Salute: da una funzione preminente di organizzatore e gestore di servizi a quella di garante dell’equità nell’attuazione del Diritto alla salute, sancito dall’art. 32 della Costituzione.

    La Costituzione riserva alle competenze dello Stato la "determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale" e la "profilassi internazionale", mentre in tutte le materie a legislazione concorrente la "determinazione dei principi fondamentali".

    Si tratta di un’evoluzione del decentramento già presente nella Legge 23 dicembre 1978, n. 833, istitutiva del Servizio sanitario nazionale, e nel riordino degli anni '90. Dal 2001, gli accordi tra Stato e Regioni diventano lo strumento principale con cui viene disegnata l'assistenza pubblica nel nostro Paese.

  • Il primo ministro della Sanità

    Il primo ministro della Sanità è stato Vincenzo Monaldi, che ricoprì l’incarico dal 14 agosto 1958 al 15 febbraio 1959.

    Senatore nelle prime quattro legislature della Repubblica, professore universitario e illustre tisiologo, dedicò gran parte della sua attività medico-scientifica alla lotta alla tubercolosi, ritenuta allora, quasi per definizione, la malattia dei poveri, degli emarginati, dei socialmente deboli, puntando non solo alla guarigione dei malati ma alla giustizia sociale.

    La passione per lo studio non lo abbandonò mai e anche negli ultimi anni della sua vita, in cui era un’autorità nei campi della politica e della medicina, diceva di studiare “come quando era giovane”.

    Monaldi morì il 7 novembre 1969, all'età di 70 anni.
    In suo onore l’ex Istituto Sanatoriale Principe del Piemonte a Napoli, da lui diretto, fu rinominato Ospedale Monaldi.

     

  • I ministri della Salute dal ‘58 a oggi

    Nel corso di 60 anni sono 33 i politici e i tecnici che si sono succeduti alla guida del ministero:

    • 9 ministri della Salute (compresi Maurizio Sacconi ministro del lavoro, salute e politiche sociali e Girolamo Sirchia che è stato sia ministro della sanità che della salute)
    • 24 ministri della Sanità
    • 6 ministri donne

    I mandati nel complesso sono stati 55, considerando i pluri-incarichi a uno stesso ministro in 13 casi

    • Beatrice Lorenzin (3)
    • Rosy Bindi (3)
    • Raffaele Costa (2)
    • Francesco De Lorenzo (3)
    • Carlo Donat-Cattin (4)
    • Renato Altissimo  (3)
    • Aldo Aniasi (2)
    • Tina Anselmi (2)
    • Luciano Dal Falco (2)    
    • Luigi Mariotti (4)
    • Camillo Ripamonti (2)
    • Angelo Raffaele Jervolino (2)
    • Camillo Giardina (3).


  • Condividi
  • Stampa
  • Condividi via email

Data di pubblicazione: 14 agosto 2018, ultimo aggiornamento 14 agosto 2018