
Si tratta in particolare di striscette per la rilevazione dei valori di glicemia, contraffatti da parte di soggetti allo stato ancora ignoti, recanti fraudolentemente in etichetta la denominazione di un noto marchio, che gli indagati avrebbero contribuito ad introdurre sul mercato italiano.
I militari hanno accertato che i titolari di due ditte di Roma ed un agente di commercio avevano venduto a farmacie e aziende operanti nel settore dei prodotti farmaceutici quasi 5 mila confezioni del dispositivo contraffatto, denunciandoli alla locale Autorità Giudiziaria per concorso nei reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione. Nel corso delle indagini è emersa, altresì, la responsabilità di un agente di commercio che, senza averne titolo, esercitava abusivamente la professione di farmacista, cedendo medicinali che potevano essere venduti esclusivamente in farmacia previa ricetta medica.
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