Dalle prime ore della giornata odierna, i Carabinieri del NAS di Parma, collaborati dai militari dell’Arma territoriale, stanno dando esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare - una in carcere e una agli arresti domiciliari - emesse dall’ufficio GIP del Tribunale di Parma nei confronti di una ventinovenne e del marito trentasettenne, entrambi cinesi residenti in città, e a due decreti di sequestro penale preventivo di altrettanti centri massaggi - ubicati a Parma e in provincia di Piacenza -  nell’ambito dell’attività investigativa denominata “Carezze d’Oriente” relativa ai reati di gestione di casa di prostituzione, reclutamento e sfruttamento aggravati della prostituzione.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Parma, trae origine dal rinvenimento, nel corso di un’attività ispettiva condotta dal NAS in un centro massaggi di Parma, di biglietti da visita reclamizzanti massaggi rilassanti e un numero di utenza cellulare a cui rivolgersi. Gli accertamenti esperiti sull’utenza cellulare hanno consentito di appurare che questa rimandava ad annunci erotici presenti su un sito che metteva in contatto con una delle due persone oggi tratte in arresto che faceva da tramite con le ragazze che lavoravano all’interno del centro massaggi. I militari del NAS hanno pertanto messo sotto stretta sorveglianza il centro, monitorando per giorni il flusso dei clienti - sia italiani che stranieri -, fino ad avere la conferma dello svolgimento all’interno del centro massaggi dell’attività di prostituzione. Le adozioni di attività tecniche e ambientali – sin dalle prime battute - hanno confermato il quadro emerso nel corso delle preliminari attività di sorveglianza consentendo di delineare responsabilità a carico della titolare del centro massaggi e del marito, nonché di altre quattro persone che hanno gestito sia il centro di Parma che quello ubicato in provincia di Piacenza, per il quale la sussistenza delle medesime ipotesi delittuose sono state confermate dal contenuto delle conversazioni telefoniche intercettate. A carico della donna tratta in arresto, è stata altresì accertata la responsabilità di aver dichiarato falsamente le proprie generalità per l’intestazione del contratto di fornitura di energia elettrica per il centro massaggi ubicato in provincia di Piacenza.  

Parma 18 febbraio 2016


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Data di pubblicazione: 18 febbraio 2016, ultimo aggiornamento 18 febbraio 2016