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Nella mattinata del 04 aprile 2014, i Carabinieri del NAS di Palermo hanno eseguito due misure interdittive della sospensione dall’esercizio di un pubblico servizio - emesse dal Tribunale Ordinario di Palermo - nei confronti di due medici del reparto di Ortopedia e Traumatologia  dell’Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia - Cervello di Palermo.

Le indagini, coordinate dal Procuratore Aggiunto, Dott. Maurizio Scalia e dirette dal Sostituto Procuratore, Dott. Gianluca De Leo, hanno consentito di accertare  le responsabilità dell’equipe medica che - nel 2012 - impiantò ad una paziente 76enne, affetta da frattura del collo femorale destro, una protesi al femore sinistro senza alcuna ragione medica.

I chirurghi, accortisi dell’errore, procedevano anche ad impiantare una protesi nell’anca destra, attestando nel verbale di sala operatoria e nel diario clinico fatti diversi da quelli accaduti, nel tentativo di correggere - dal punto di vista formale - l’errore compiuto.

Il G.I.P., Dr.ssa Angela Gerardi, condividendo l’ipotesi investigativa ha emesso - in ordine alle false attestazione, apposte sulla cartella clinica, per giustificare un intervento chirurgico non necessario frutto di un errore – la misura interdittiva della sospensione di mesi due dall’esercizio  pubblico.

Sono in corso accertamenti presso la Direzione generale Aziendale al fine di riscontrare eventuali responsabilità omissive dei vertici aziendali dell’epoca.

Palermo, 04 aprile 2014

 


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Data di pubblicazione: 7 aprile 2014, ultimo aggiornamento 7 aprile 2014