Controllo di uno stabilimento di produzione di uova

Continua senza sosta l'attività dei Carabinieri dei N.A.S. a tutela della sicurezza dei consumatori. Dopo il recente sequestro di 44 tonnellate di funghi di provenienza cinese, rinvenuti dal Nucleo di Bari in pessimo stato di conservazione, negli ultimi giorni i N.A.S. dislocati sul territorio nazionale hanno concluso ulteriori importanti operazioni di servizio; in particolare:

  • Il Nucleo di Alessandria, in esito di un'ispezione presso un allevamento di galline ovaiole della provincia di Cuneo, ha sottoposto a sequestro circa 40.000 uova detenute all'interno di un deposito abusivo, privo di qualsivoglia requisito minimo; la struttura presentava infatti pessime condizioni strutturali ed igienico-sanitarie, con muffe, ragnatele, escrementi e carcasse di roditore diffusi. Buona parte delle uova avevano inoltre il guscio infranto e mancavano dei codici identificativi aziendali, irregolarità quest'ultima che si ricollega al rinvenimento di quasi 6.000 confezioni per uova, vuote e recanti indicazioni riferibili ad altro centro di confezionamento. Il titolare è stato denunciato per frode in commercio e detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione.
  • Analoga l'attività effettuata dal N.A.S. di Napoli, che ha individuato un centro di imballaggio di uova il cui proprietario apponeva sulle confezioni una durata minima superiore a quello prevista dalla normativa vigente. Sequestrate quasi 5000 uova e denunciato il titolare per frode in commercio.
  • Il N.A.S. di Udine, a seguito di un controllo effettuato nei confronti di un caseificio di quella provincia, ha posto sotto sequestro 1800 forme di ricotte e formaggi tipici della Carnia (Montasio ed Occhione), per un totale di 9 tonnellate circa, poste a stagionare in uno stabilimento abusivo (in quanto non riconosciuto a livello comunitario) e non dotate di idoneo sistema di rintracciabilità. Il valore dei prodotti caseari sequestrati supera i 75.000 €. Lo stesso Nucleo, in un'azienda agricola delle medesima provincia, ha vincolato oltre 5 tonnellate di prodotti ortofrutticoli etichettati come "biologici", ma mancanti di documentazione idonea a comprovare tale loro caratteristica.
Attività di rilievo sono state effettuate anche dai N.A.S. di Aosta (sequestro di quasi 1 tonnellata di carne bovina scaduta da diversi mesi e di macchinari per lavorazioni non autorizzate, effettuato presso un deposito all'ingrosso di prodotti carnei), Cosenza (che ha posto i sigilli 3 depositi ortofrutticoli non autorizzati ed in pessime condizioni strutturali), Bari (con il sequestro di 3 tonnellate di prodotti ittici congelati in cattivo stato di conservazione effettuato presso un deposito all'ingrosso di quella provincia) e Napoli (che ha posto i sigilli a 3 depositi alimentari abusivi e con gravi carenze igieniche).


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Data di pubblicazione: 30 gennaio 2010