I militari del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Brindisi e i carabinieri del Nas di Taranto hanno eseguito 23 misure cautelari disposte dal Gip su richiesta della stessa Procura nei confronti di alcuni dipendenti pubblici dell'azienda sanitaria locale (Area gestione tecnica) e di vari imprenditori, la maggior parte dei quali per i reati di associazione per delinquere, turbativa d'asta, falso in atti pubblici, corruzione, frode in pubbliche forniture, violazione del segreto di ufficio.

I reati sono contestati in relazione alla gestione, da diversi anni ' deviata', delle procedure amministrative finalizzate all' aggiudicazione degli appalti gestiti dalla stessa Area.

L' ordinanza cautelare si fonda sulle risultanze di una indagine complessa svolta in sinergia dalla Finanza di Brindisi e dal Nas con il coordinamento della Procura della Repubblica di Brindisi. Le buste delle gare di appalto di valore superiore ai 50 mila euro venivano aperte segretamente e, successivamente, richiuse e risigillate da un esperto faccendiere in modo da individuare all' interno dei plichi le offerte delle ditte partecipanti e da suggerire al vincitore predeterminato quale avrebbe dovuto essere la sua proposta economica migliore per conseguire l' aggiudicazione.

Questo sarebbe stato il modo in cui gli appalti della Asl di Brindisi venivano truccati secondo le conclusioni dell' inchiesta che stamane ha portato i militari della Guardia di Finanza della città pugliese e i carabinieri del Nas di Taranto a eseguire 22 ordinanze di custodia cautelare (delle quali 11 in carcere e 11 ai domiciliari) nei confronti di dipendenti pubblici, in particolare dell' Area gestione tecnica dell' azienda sanitaria, e di imprenditori. Gli inquirenti li accusano di aver formato un' associazione a delinquere per la spartizione a turno e il pilotaggio fraudolento delle gare per l' esecuzione di lavori pubblici.

Le indagini sono state coordinate dalla Procura di Brindisi che ha chiesto e ottenuto le misure cautelari dal gip del Tribunale della stessa città. Due i nomi dati all' operazione: "Virus" e "Mercadet". In tutto ci sono 133 indagati, dei quali 17 donne.

Un 23esimo provvedimento cautelare emesso non e' stato eseguito poichè nel frattempo il destinatario e' deceduto.

I reati contestati, oltre all' associazione per delinquere, sono turbativa d' asta, falso in atti pubblici, corruzione, frode in pubbliche forniture, violazione del segreto di ufficio e si sarebbero verificati nel periodo tra il 2006 e il 2011.

Sono in tutto 36 le gare di appalto della Asl di Brindisi, nel periodo dal 2006 al 2011, per le quali gli inquirenti della Procura, dei Nas di Taranto e della Guardia di Finanza d Brindisi hanno individuato gravi indizi di reato: 17 sono state scoperte dai carabinieri per un valore complessivo di 11 milioni di euro, e 19 dalle Fiamme Gialle del Nucleo di polizia tributaria per un valore complessivo di 23 milioni di euro.

Il 12 novembre sono state arrestate 22 persone tra dipendenti dell' azienda sanitaria e imprenditori.

"L' attività di  indagine - scrive la Procura in una nota - ha fatto emergere un datato ed allarmante 'sistema' di malaffare all' interno dell' Azienda sanitaria di Brindisi, per truccare le gare di appalto con sistemi illeciti, realizzato dai responsabili della predetta Area con la interessata partecipazione di vari imprenditori".

Il sistema di apertura preventiva delle buste, che per gli inquirenti costituiva un modo di operare abbastanza consueto per le gare di importo superiore ai 50 mila euro, e' stato accertato mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, riprese video, accertamenti tecnici sui plichi contenenti le offerte.

(Fonte: ADNKRONOS del 12.11.2013)


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Data di pubblicazione: 12 novembre 2013, ultimo aggiornamento 18 novembre 2013