Nella mattinata, i Carabinieri del Nas di Roma - a conclusione di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica capitolina (Proc. Agg. Dott. Francesco Caporale, Sost.Proc. dott.ssa Rosalia Affinito e dott.ssa Elisabetta Ceniccola) - hanno posto agli arresti domiciliari un medico dirigente apicale dell’Ospedale “S. Andrea” di Roma ed eseguito perquisizione a carico di altri medici.
Il dirigente, che ricopre anche un ruolo direttivo di una Scuola di Specializzazione Universitaria è ritenuto responsabile dei reati di concussione, falsificazione ideologica e materiale di atti pubblici e violenza privata.
L’indagine ha consentito di accertare che - nell’anno 2012 - alcuni medici specializzandi avevano partecipato - con successo - all’esame finale della sopra citata Scuola di Specializzazione medica, senza aver effettuato tutte le attività di praticantato in sala operatoria, ritenute obbligatorie per l’adeguata formazione professionale.
Infatti, l’arrestato - con la collaborazione di tre colleghi dello stesso reparto (anch’essi indagati) – falsificando i registri operatori ed i libretti universitari con l’annotazione della partecipazione ad operazioni chirurgiche, consentiva agli specializzandi di ottenere la necessaria documentazione comprovante le attività pratico-formative alle quali – in realtà - non avevano mai preso parte.
Come contropartita, il medico (abusando del suo ruolo) costringeva i tirocinanti a svolgere turni di lavoro massacranti (anche di 24 ore consecutive), a sostenere indebitamente turni di reperibilità ed a presidiare il Reparto di Terapia Intensiva, nell’arco notturno, anche in assenza di anestesisti e di medici “strutturati”. Tale comportamento coercitivo ha permesso al dirigente di gestire - nel tempo – Reparti ospedalieri in completa autonomia operativa, accreditandosi indebitamente come coordinatore efficiente e virtuoso.
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