Ispezione dei NAS in una casa di riposo

Avviati ulteriori accertamenti dai Carabinieri dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità volti a verificare il rispetto delle misure di contrasto e contenimento della diffusione epidemiologica da Covid-19 presso le strutture socio-sanitarie e assistenziali.

In tale contesto, il NAS di Lecce ha denunciato alla competente Autorità Giudiziaria 8 persone tra titolari e lavoratori dipendenti di tre differenti strutture ricettive per anziani; i militari hanno contestato in totale la presenza di 14 persone oltre il limite numerico per il quale le strutture erano autorizzate, venendo quindi meno i requisiti organizzativi e strutturali. Inoltre, le condizioni di salute di 4 ospiti non erano in alcun modo compatibili con la tipologia della struttura. In due delle tre strutture sono state individuate 4 dipendenti che, senza averne titolo, svolgevano di fatto mansioni tipiche dell’infermiere. Infine sono stati sottoposti a sequestro 2 confezioni di farmaci poiché scaduti di validità e 14 kg di prodotti carnei in cattivo stato di conservazione. Sono stati adottati immediati provvedimenti dalle Autorità locali per la salvaguardia dell’incolumità delle persone ospitate.

Il NAS di Catania è invece tornato presso una casa di riposo abusiva constatando che la struttura, sebbene colpita da precedenti ordinanze di sospensione e sgombero, continuava la propria attività in mancanza sia dei requisiti igienico-strutturali e organizzativi sia delle prescritte autorizzazioni e dell’iscrizione obbligatoria all’albo comunale poiché revocata. Nella struttura, all’atto dell’ispezione dei Carabinieri del NAS, erano presenti 13 anziani in sovrannumero incapaci di provvedere a sé stessi in relazione all’assenza delle figure professionali addette all’assistenza socio-ricreativa ed infermieristica che veniva svolta abusivamente dalla titolare della struttura. Il compito di accudire gli anziani era assegnato esclusivamente a 2 operatori, privi di qualifica professionale, insufficienti e sottodimensionati rispetto alle figure previste negli standard stabiliti dalla specifica normativa di settore in relazione alla tipologia ed al numero delle persone ospitate. Come se non bastasse, gli accertamenti svolti nella struttura hanno evidenziato persistenti violazioni alle norme di sicurezza e igiene degli ambienti di lavoro considerata la mancata manutenzione dei sistemi antincendio, l’assenza degli impianti di riscaldamento e la mancata attuazione dei protocolli preventivi per scongiurare il potenziale rischio di diffusione della malattia infettiva SARS CoV-2. Per tali motivi è stato disposto l’immediato trasferimento di tutti gli anziani presso altre idonee strutture socio-assistenziali del circondario.


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Data di pubblicazione: 1 aprile 2021, ultimo aggiornamento 1 aprile 2021