False diagnosi, corruzione, prescrizioni fittizie, assenteismo: questi i principali "mali" del Servizio sanitario nazionale, costati alla collettività 31 milioni di euro, che hanno portato nel 2011 alla denuncia di 356 medici.
Sono i risultati dell'attività dei Carabinieri per la tutela della salute (NAS), al comando del Generale Cosimo Piccinno, nel 2011.
I Carabinieri hanno avviato una serie di controlli per contrastare l'indebito aumento della spesa sanitaria. Le irregolarità più frequenti: false diagnosi che comportano oneri maggiori; peculato e falso in referti di analisi; corruzione e truffa; prescrizioni fittizie o iperprescrizioni di farmaci ad alto costo; gare di appalto artefatte; assenteismo. Altre irregolarità hanno riguardato l'esercizio abusivo della professione medica, la tenuta non corretta del registro degli stupefacenti, l'utilizzo di reagenti scaduti e il riutilizzo di dispositivi monouso.
Sono stati denunciati all'Autorità giudiziaria, in stato di libertà, 356 medici: 337 per illeciti commessi in regime di intramoenia e 19 per attività extramoenia. In particolare, per aver preso denaro da visite effettuate per conto dell'azienda ospedaliera e per aver indotto pazienti a sottoporsi a cure a pagamento in studi privati. Sulla base delle indagini dei Carabinieri, diverse Procure ordinarie e contabili hanno predisposto il sequestro di beni per 10 milioni di euro: abitazioni, auto, quote societarie, conti correnti e attrezzature mediche.

(fonte: AGI)


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Data di pubblicazione: 17 febbraio 2012, ultimo aggiornamento 16 gennaio 2013