due carabinieri del nas durante una verifica di farmaci

Il NAS di Lecce ha deferito all'Autorità Giudiziaria un'infermiera professionale in servizio presso l'ASL di Lecce con l'accusa di peculato. Nel corso di alcuni accertamenti finalizzati a contrastare il fenomeno delle truffe al sistema sanitario nazionale, i Carabinieri hanno rilevato che l'indagata, in qualità di addetta al servizio cassa dell'attività libero professionale intramuraria dell'ASL pugliese, aveva omesso di versare una somma superiore agli 8.000 euro, relativa al pagamento delle prestazioni mediche erogate nel periodo dicembre 2016-dicembre 2018.
Il NAS di Catanzaro ha rinvenuto, durante il controllo di uno studio medico di medicina generale, dei farmaci per uso umano defustellati e altri per l'esclusivo "uso ospedaliero". Gli accertamenti dei Carabinieri hanno dimostrato che, per quanto riguarda i medicinali defustellati, era già stata avviata la procedura finalizzata ad ottenere un rimborso di 2.000 euro all'azienda sanitaria di competenza. Il medico coordinatore della struttura è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per truffa al sistema sanitario nazionale e, relativamente ai farmaci ad "uso ospedaliero", per ricettazione.
Il NAS di Catania, al termine di alcuni accertamenti relativi al commercio delle carni fresche, ha deferito in stato di libertà il titolare di una macelleria. Il commerciante, infatti, è stato sorpreso dai militari mentre trattava prodotti a base di carne con additivi sospetti che, sottoposti a sequestro ed analisi chimiche, sono risultati contenere conservanti vietati, del tipo "solfiti", in alte concentrazioni e potenzialmente pericolosi per la salute umana, utilizzati al fine di mascherare i processi degenerativi tipici delle carni conservate troppo a lungo.
Il NAS di Trento, a conclusione di un'attività d'indagine scaturita da un'ispezione eseguita in collaborazione con i colleghi dell'Arma Territoriale, ha denunciato alla Procura della Repubblica territorialmente competente il titolare di un rifugio alpino.
L'indagato è accusato di aver stoccato, all'interno di una struttura in legno non autorizzata, quasi 5 quintali e mezzo di prodotti carnei, ortofrutticoli e preparazioni gastronomiche, rinvenuti insudiciati, scaduti di validità e arbitrariamente congelati
Il NAS di Viterbo ha invece effettuato una serie di controlli all'interno di alcuni locali notturni, esercizi commerciali e strutture di produzione alimentare laziali.
Al termine delle loro ispezioni, i militari hanno segnalato ai Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco di Viterbo e Rieti sette persone, titolari di cinque attività commerciali diverse, per diffuse carenze nella gestione/manutenzione delle predisposizioni di sicurezza/anticendio.
Il NAS di Potenza ha eseguito un accesso ispettivo presso un centro produzione pasti per la refezione scolastica ed ospedaliera. Durante il controllo i Carabinieri hanno riscontrato gravi carenze igienico sanitarie e strutturali nonché la mancata applicazione dei sistemi e procedure di autocontrollo.
Il dirigente medico del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, intervenuto sul posto, ha disposto l'immediata sospensione del punto cottura, dal valore di circa mezzo milione di euro.
Il NAS di Latina ha eseguito alcune verifiche finalizzate a contrastare il fenomeno del commercio di fitosanitari irregolari e contraffatti. In tale ambito, i militari hanno ispezionato due aziende dedite alla rivendita di prodotti per l'agricoltura e zootecnia, sequestrando amministrativamente 650 litri di prodotti fitosanitari. Il provvedimento si è reso necessario in quanto gli articoli erano scaduti, non più autorizzati, provvisti di etichettatura non regolamentare  e stoccati all'interno di locali privi dei requisiti di sicurezza ambientale.


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Data di pubblicazione: 19 marzo 2019, ultimo aggiornamento 19 marzo 2019