Il pesce offre un importante apporto nutrizionale, fornendo proteine, acidi grassi (come per esempio gli acidi grassi polinsaturi a catena lunga n-3 o LC n-3 PUFA) talune vitamine e minerali.

Il consumo di pesce è benefico per la salute del sistema cardiovascolare e può avere un'influenza sullo sviluppo del feto. Infatti, in particolare per l'apporto di LC n-3 PUFA, spesso si consigliano,nelle raccomandazioni nutrizionali, una o due porzioni di pesce alla settimana.
Tuttavia proprio per la sua posizione nella catena alimentare il pesce, soprattutto se grande predatore, può concentrare alcune sostanze presenti nell'ambiente quali il metilmercurio.
Per tal motivo l'autorità Europea per la sicurezza alimentare su incarico del Parlamento europeo ha effettuato una valutazione su eventuali rischi per la salute legali al consumo di pesce.

Dal rapporto EFSA (2004) è emerso che solo i grandi consumatori di pesci predatori quali il luccio o il tonno (in particolare il tonno pinna blu o il tonno bianco, raramente usati per la produzione di tonno in scatola in Europa) rischiano di superare la dose settimanale tollerabile provvisoria (PTWI) di metilmercurio.

In considerazione di quanto detto la Commissione Europea, a maggior tutela delle fasce di popolazione più sensibili all'esposizione di metilmercurio, come bambini e donne in gravidanza, ha diffuso una specifica comunicazione nella quale si consiglia il consumo di una porzione settimanale non superiore a 100 gr per quanto riguarda grandi pesci predatori (come pescespada, squaliformi, merlin e lucci) e non più di due porzioni settimanali di tonno.

Tale raccomandazione implementa il livello di protezione del consumatore già garantito dai controlli ufficiali che assicurano l'eliminazione del mercato dei prodotti della pesca che superano i livelli di metilmercurio definiti dalla normativa comunitaria.

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Data di pubblicazione: 28 marzo 2007, ultimo aggiornamento 23 maggio 2014