Taiwan ha ripreso le importazioni di carne e prodotti a base di carne suina dall’Italia.
Lo scorso 31 luglio il Bureau of Animal and Plant Inspection and Quarantine (BAPHIQ) ha, infatti, ripristinato il riconoscimento di indennità del nostro Paese per la peste suina africana, esclusa la Sardegna, dando nuovamente il via all’export. Il mercato taiwanese, aperto a marzo 2018, a seguito di una intensa negoziazione con il Ministero della Salute durata diversi anni, era stato chiuso in data 19 febbraio 2020 a seguito di un fraintendimento nell’interpretazione dei dati nazionali relativi ai casi di Peste suina africana in animali domestici e cinghiali in Sardegna, aggregati e pubblicati in maniera non corretta dal Sistema Informativo delle malattie animali dell’OIE (WAHIS).

L’importantissimo risultato arriva dopo il positivo confronto, reso possibile grazie all’azione congiunta di MAECI e Agenzia ICE, avuto in videoconferenza il 30 giugno u.s. tra il BAPHIQ e il Capo dei Servizi Veterinari, Dr Borrello, supportato da un team tecnico composto da esperti della Direzione Generale di Sanità Animale e dei Farmaci veterinari (DGSAF), dal Direttore del Centro di Referenza Nazionale per lo studio delle malattie da pestivirus e da asfivirus (CEREP) dell’IZS Umbria e Marche, Dr Francesco Feliziani e dal Direttore Generale dell’IZS della Sardegna, Dr Alberto Laddomada. Nel corso degli ulteriori contatti intercorsi tra la DGSAF e le autorità taiwanesi è stato specificato anche che tutta la merce prodotta antecedentemente alla data di riapertura, potrà essere esportata.

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Data di pubblicazione: 4 agosto 2020, ultimo aggiornamento 4 agosto 2020