Immagine raffigurante la vaccinazione

Prosegue la campagna vaccinale contro l'influenza fino a dicembre. L'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha rimosso il 9 novembre il divieto d'uso dei vaccini antinfluenzali fabbricati dalla Novartis in seguito ad accurate verifiche ed analisi, adottato in via precauzionale a tutela della salute pubblica il 17 ottobre. I lotti con anomalie non sono mai stati distribuiti e non sono presenti sul mercato.

Per informazioni sulla sicurezza dei vaccini è stato attivo dal 26 ottobre al 18 novembre il numero verde 1500 del Ministero.
Consulta:


La campagna antinfluenzale ha l'obiettivo di vaccinare il 95% della popolazione a rischio e di età superiore a 65 anni, come prevede la circolare annuale del Ministero con le indicazioni per la prevenzione e il controllo dell’influenza stagionale, a cura della Direzione generale della Prevenzione sanitaria.

L'influenza costituisce, infatti, un importante problema di Sanità Pubblica per il numero elevato di persone colpite.
I sintomi più comuni sono febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari e delle articolazioni, cefalea e malessere generale. Di solito i sintomi si risolvono spontaneamente entro una settimana dall'esordio.

I casi gravi e le complicanze dell'influenza sono più frequenti nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e in determinate categorie di rischio, quali il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie. Alcuni studi hanno messo in evidenza un aumentato rischio di malattia grave nei bambini molto piccoli e nelle donne incinte. Tuttavia, casi gravi di influenza si verificano, di tanto in tanto, in persone sane che non rientrano in alcuna delle categorie sopra citate, anche se questo è un evento raro.

Le epidemie influenzali annuali sono associate a elevata morbilità e mortalità. Il Centro Europeo per il controllo delle Malattie (ECDC) stima che in media circa 40.000 persone muoiano prematuramente ogni anno a causa dell'influenza nell'UE. Il 90% dei decessi si verifica in soggetti di età superiore ai 65 anni, specialmente tra quelli con condizioni cliniche croniche di base.

Raccomandazioni per proteggersi dall’influenza
La trasmissione interumana del virus dell'influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione dell'influenza. Il Centro Europeo per il controllo delle Malattie ha raccomandato le seguenti azioni:

  1. Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici)
    Fortemente raccomandato
  2. Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani)
    Raccomandato
  3. Isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale
    Raccomandato
  4. Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali)
    Raccomandato

Le misure raccomandate si aggiungono a quelle basate sui presidi farmaceutici (vaccinazioni e uso di antivirali).

Obiettivi del Piano nazionale prevenzione vaccinale
Il nuovo Piano nazionale prevenzione vaccinale (PNPV) 2012-2014 prevede l'inserimento nel calendario della vaccinazione antinfluenzale negli ultra 65enni.
Tra gli obiettivi del PNPV sono stati inseriti gli obiettivi di copertura per la vaccinazione antinfluenzale: il 75% come obiettivo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale negli ultrasessantacinquenni e nei gruppi a rischio.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità indica quale obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave: una strategia vaccinale basata su questi presupposti presenta un favorevole rapporto costo-beneficio e costo-efficacia.
L'individuazione dei gruppi a rischio rispetto alle epidemie di influenza stagionale, ai quali la vaccinazione va offerta in via preferenziale, concorda che i principali destinatari dell'offerta di vaccino antinfluenzale stagionale siano le persone superiori a 65 anni e le persone di tutte le età con alcune patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza.

Obiettivi della campagna vaccinale stagionale contro l'influenza sono:

  • riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte
  • riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità

Negli anziani e nei soggetti con condizioni di rischio che vivono in comunità, l'efficacia sul campo stimata della vaccinazione varia dal 23 al 75%.

Chi deve vaccinarsi contro l'influenza
Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni.
La vaccinazione viene offerta attivamente e gratuitamente ai soggetti che per le loro condizioni personali corrano un maggior rischio di complicanze se si contraggono l'influenza.
Il periodo delle campagne di vaccinazione antinfluenzale in Italia è quello autunnale, a partire dalla metà di ottobre fino a fine dicembre.

La campagna di vaccinazione stagionale, promossa ed economicamente sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale, è rivolta principalmente ai soggetti classificati e individuati a rischio di complicanze severe e a volte letali, in caso contraggano l'influenza. L'offerta gratuita attiva è rivolta anche alle persone non a rischio che svolgono attività di particolare valenza sociale.

Elenco delle categorie per le quali la vaccinazione stagionale è raccomandata
CategoriaDettaglio
Soggetti di età pari o superiore a 65 anni 
Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza
  1. malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusa l'asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO)
  2. malattie dell'apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
  3. diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI >30 e gravi patologie concomitanti)
  4. insufficienza renale cronica
  5. malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
  6. tumori
  7. malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
  8. malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali
  9. patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
  10. patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
  11. epatopatie croniche
Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale 
Donne che all'inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza. 
Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti 
Medici e personale sanitario di assistenza. 
Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio 
Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori
  1. Forze di polizia
  2. Vigili del fuoco
  3. Altre categorie socialmente utili potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione, per motivi vincolati allo svolgimento della loro attività lavorativa; a tale riguardo, è facoltà delle Regioni/PP.AA. definire i principi e le modalità dell'offerta a tali categorie.
  4. Infine, è pratica internazionalmente diffusa l'offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale da parte dei datori di lavoro ai lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività.
Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani
  1. allevatori
  2. addetti all'attività di allevamento
  3. addetti al trasporto di animali vivi
  4. macellatori e vaccinatori
  5. veterinari pubblici e libero-professionisti

Chiude il 18 novembre 2012 il numero gratuito di pubblica utilità 1500, attivato il 26 ottobre dal Ministero della salute per fornire direttamente ai cittadini informazioni e risposte sul provvedimento di sospensione dei vaccini antinfluenzali Novartis e sulla campagna di vaccinazione. Il numero è rimasto attivo 24 giorni complessivi dalle 9 alle 18 compresi i festivi.

Il servizio ha ricevuto circa 13.400 telefonate, per una media di più di 630 al giorno. Il picco di chiamate, 2600, è stato toccato nella giornata di apertura del servizio, per poi calare progressivamente fino a scendere sotto le 500 al giorno nel periodo successivo al ritiro del provvedimento di sospensione dei prodotti Novartis da parte dell'Aifa.
Alle postazioni si sono alternati 40 operatori per il primo livello di risposta e 38 dirigenti delle professionalità sanitarie per il secondo livello, chiamato a far fronte ai quesiti più complessi.
Tutto il personale appartiene interamente al Ministero della salute.

I cittadini si sono rivolti agli operatori del 1500 con tre richieste principali:

  • nella prima settimana è stata predominante la domanda di informazioni sulla sicurezza dei vaccini immessi in commercio e la sicurezza e l'efficacia in generale della vaccinazione
  • nei dieci giorni seguenti i quesiti hanno virato verso la questione del reperimento e della distribuzione dei vaccini prodotti da ditte diverse dalla Novartis, per poi spostarsi decisamente
  • nell'ultimo periodo, sulla domanda dei tempi di approvvigionamento dei vaccini da parte dei medici di medicina generale e delle Asl.

Altro tema oggetto di particolare attenzione da parte dei cittadini è stato quello del vaccino adiuvato: in molti hanno domandato spiegazioni tecniche sulla differenze di efficacia rispetto ai vaccini non adiuvati.

A chiamare sono state prevalentemente persone di età superiore a 55 anni, equamente divise per genere, appartenenti anche alle categorie a rischio oggetto della campagna vaccinale e che eseguono la vaccinazione tutti gli anni.

Tutte le risposte degli operatori sono state orientate a fornire le informare più aggiornate e disponibili sulla sicurezza, sull'efficacia e sull'opportunità della vaccinazione antinfluenzale, che rimane il più importante strumento di prevenzione dell'influenza e delle sue complicanze, in particolar modo per le persone con particolari patologie.


Ogni anno il vaccino contro l'influenza stagionale contiene tre diversi ceppi del virus dell'influenza. Questi sono selezionati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che li sceglie in base ai ceppi più comuni che sono in circolazione e che possono causare la malattia influenzale nell'uomo. L'OMS ha una rete globale di sorveglianza al fine di individuare questi ceppi influenzali.

Si inizia da un ambulatorio medico, si prendono i tamponi dalla parte posteriore della gola di chi arriva in ambulatorio per essere sottoposto ad una visita a causa di sintomi simil-influenzali. Questi campioni vengono spediti ai centri nazionali per l'influenza.
I campioni vengono analizzati per individuare eventuali nuovi tipi di ceppi virali che stanno circolando. Se si trova un nuovo ceppo, questo è inviato ai centri di riferimento che collaborano con l'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Questi centri sono in grado di analizzare e rivedere tutti i ceppi virali che arrivano da tutto il mondo e successivamente comunicano all'OMS quali sono i ceppi più comuni e quelli che sono causa di malattia.

Il ceppo influenzale cambia continuamente. Un ceppo è stato piuttosto stabile negli ultimi anni, ma nel 2009 è apparso un nuovo ceppo H1N1 che ha causato la pandemia da influenza suina. Questo ceppo ha continuato a causare la malattia fino al 2010 e, così nel 2011 l'Organizzazione Mondiale della Sanità lo ha incluso nel vaccino antinfluenzale di quella stagione.

Il virus influenzale per i vaccini è coltivato in uova di gallina, che provengono da allevamenti specializzati, che sono controllati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Dopo l'incubazione, il virus è raccolto dalle uova, e poi purificato per ottenere il virus vivo. Centinaia di milioni di uova sono necessarie per produrre vaccini a sufficienza contro l'influenza per la stagione. Questo può causare un ritardo di produzione a seconda della disponibilità di uova. Il passo successivo è quello di uccidere il virus o inattiavrlo. Tutte le particelle del virus devono rimanere inattive. Le particelle di tutti e tre i virus sono poi combinate aggiungendo una soluzione tampone.La soluzione di vaccino finale , a questo punto, viene adeguatamente testata Poiché i tre ceppi virali devono essere combinati insieme ci può essere il rischio di un ritardo, perché il ceppo a più lenta crescita determinerà la quantità di vaccino che si può ottenere.

Una volta ottenuto il vaccino, esso viene testato in un centinaio di individui sani. I test sono effettuati per assicurare che il vaccino abbia un buon profilo di sicurezza e di efficacia e induca la produzione di anticorpi sufficienti a combattere l'influenza,. I risultati di questi studi e sperimentazioni sono inviati alle autorità che analizzano e valutano i risultati degli studi effettuati sui vaccini secondo le Linee Guida Europee ed infine autorizzano la produzione di tali prodotti. La produzione di un vaccino deve garantire un elevato standard di controllo di qualità ed efficacia. Questi test sono effettuati sia dal produttore che da esterne laboratori di controllo Nazionali attraverso la procedura del Controllo di Stato.

Dopo l'Autorizzazione alla produzione, i produttori possono commercializzare il vaccino. Quindi, la produzione del vaccino contro l'influenza è stagionale in quanto si ha la necessità di produrre un nuovo vaccino ogni anno per proteggersi dai ceppi che causano la malattia. Il processo, complesso e caratterizzato da molti passaggi, è altamente regolamentato e soggetto a stretti termini temporali per consentire la consegna del vaccino in tempo utile per vaccinare le persone prima dell'inizio della stagione influenzale. Un problema in qualsiasi fase del processo può comportare ritardi nella consegna del vaccino.


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Data di pubblicazione: 5 ottobre 2012, ultimo aggiornamento 8 maggio 2013