Disturbi alimentari, Giornata nazionale del fiocchetto lilla

"Per quanto riguarda la diagnosi e la cura dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione, lavoreremo per sopperire alla carenza di strutture a livello territoriale. La presa in carico riguarda soprattutto i giovanissimi: c'è una grande diffusione di queste patologie in particolare tra le ragazzine e, quindi, dobbiamo fare un focus specifico su questo punto".
Così il ministro della Salute Giulia Grillo in occasione del workshop Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla. Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione che si è tenuto il 15 marzo, nella prima giornata nazionale ufficiale del Fiocchetto Lilla dedicata all'anoressia, alla bulimia e agli altri disturbi della nutrizione e dell'alimentazione.
L'evento fa parte della Settimana dell'amministrazione aperta 2019, terza edizione nazionale e si è svolto presso l’Auditorium Cosimo Piccinno di Lungotevere Ripa a Roma.

Ha introdotto i lavori il Segretario generale del ministero della Salute Giuseppe Ruocco: "Lavoriamo tutti insieme a politiche sanitarie in grado di attuare interventi precoci, con validi strumenti di valutazione e programmi terapeutici, efficaci per pazienti di tutte le età, basati sull’approccio multidisciplinare, e servizi territoriali omogenei da nord a sud. Per questo abbiamo finanziato una nuova mappatura dei servizi e una nuova survey epidemiologica sulla malnutrizione, in modo da partire da dati certi. Tra le azioni centrali più rilevanti - continua Ruocco - ricordo inoltre le Raccomandazioni per gli operatori sanitari in pronto Soccorso per un Codice lilla, per la gestione in acuto dei pazienti con disturbi alimentari e l’intesa con il ministro della Pubblica istruzione Bussetti proprio per portare i temi dell’educazione alla corretta alimentazione, dei corretti stili di vita e il contrasto alla malnutrizione e ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione nelle scuole."

Dalle associazioni l’appello a non abbassare la guardia: "Oggi si muore ancora di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e continuano purtroppo i viaggi per le cure" ha detto Stefano Tavilla, dell’Associazione Mi Nutro di Vita.

Durante il workshop è stato presentato dagli esperti lo "Stato dell’arte" partendo dall’illustrazione degli aspetti critici relativi all’epidemiologia, si è discusso di interventi in rete e best practice, diagnosi precoce e approccio multidisciplinare.
Inoltre sono state discusse le modalità di attuazione del nuovo "Percorso Lilla in Pronto Soccorso", sulla base delle Raccomandazioni in Pronto Soccorso per un codice lilla e le recenti Raccomandazioni per i familiari dei pazienti.
A conclusione del workshop una tavola rotonda sulle azioni del ministero della Salute, regioni ed enti di ricerca coordinata dal Direttore generale della Prevenzione sanitaria Claudio D'Amario.

Gli interventi dei relatori

I disturbi della nutrizione e dell'alimentazione in cifre

I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono un aspetto di sanità pubblica molto rilevante. Negli ultimi anni infatti sia per l’anoressia che per la bulimia, si è avuto un notevole abbassamento dell’età di esordio, con conseguente elevato rischio di danni permanenti per la salute, secondari soprattutto allo stato di malnutrizione.
Ecco i dati epidemiologici disponibili:

  • l'incidenza, stimata, dell’anoressia nervosa è di almeno 8-9 nuovi casi per 100.000 persone in un anno tra le donne, mentre è compresa fra 0,02 e 1,4 nuovi casi per 100.000 persone in un anno, tra gli uomini
  • l'incidenza, stimata, della bulimia nervosa è almeno di 12 nuovi casi per 100.000 persone in un anno tra le donne e circa 0,8 nuovi casi per 100.000 persone in un anno tra gli uomini
  • tutti i disturbi dell’alimentazione sono più frequenti nella popolazione femminile che in quella maschile: negli studi condotti su popolazioni cliniche, gli uomini rappresentano il 5-10% di tutti i casi di anoressia nervosa, il 10-15% dei casi di bulimia nervosa
  • anoressia e bulimia si manifestano più spesso tra i 15 e i 19 anni. Alcune osservazioni cliniche recenti hanno segnalato un aumento dei casi a esordio precoce      
  • nell’anoressia nervosa, il tasso di remissione è del 20-30% dopo 2-4 anni dall’esordio, 70-80% dopo 8 o più anni. Nel 10-20% dei casi si sviluppa una condizione cronica che persiste per l’intera vita.

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Data di pubblicazione: 15 marzo 2019, ultimo aggiornamento 21 marzo 2019

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