La manifestazione del consenso da parte dell’interessato a tale forma di donazione avviene attraverso una dichiarazione scritta, da consegnare all'azienda sanitaria di appartenenza, cui spetta l'obbligo di conservarla e di trasmetterne telematicamente i contenuti informativi alla Banca dati per la registrazione delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT), prevista dal comma 418 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205.
In tale dichiarazione, il disponente indica anche una persona di sua fiducia (fiduciario), cui spetta l'onere di comunicare l'esistenza del consenso specifico al medico che accerta il decesso, come individuato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n. 285.
Nella stessa dichiarazione il disponente può indicare un sostituto del fiduciario che ne svolge il ruolo in caso di morte o di sopravvenuta incapacità del fiduciario, se avvenute prima della morte del disponente o nel caso di oggettiva impossibilità per il fiduciario di svolgere tempestivamente i compiti previsti dalla legge.
Il fiduciario e il suo eventuale sostituto devono essere persone maggiorenni e capaci di intendere e di volere. L'accettazione della nomina da parte del fiduciario e del sostituto avviene attraverso la sottoscrizione della dichiarazione di consenso.
Come funziona
Il disponente, insieme al fiduciario e al suo eventuale sostituto, si reca alla ASL per depositare la dichiarazione di consenso alla donazione del proprio corpo e tessuti post mortem (DPM)
La ASL raccoglie la DPM firmata sia dal disponente sia dal fiduciario e dal suo eventuale sostituto per accettazione
La ASL trasmette tempestivamente i contenuti informativi della DPM alla Banca dati nazionale (vedi Trasmissione dei dati)
Al verificarsi del decesso del disponente il fiduciario o il suo eventuale sostituto comunica al medico, che accerta il decesso, l’esistenza di una DPM
Il medico che ha constatato il decesso contatta il Centro di riferimento competente per territorio per comunicare l’esistenza di una DPM, attivando i processi di verifica
Il referente del Centro di riferimento accede alla banca dati per accertare l’esistenza di una DPM depositata dal deceduto e avvia le necessarie operazioni successive