Per colmare il vuoto normativo in materia di qualità dell’aria interna e garantire ambienti di vita sani e sicuri, soprattutto  quelli frequentati dai bambini, il Ministero della Salute ha promosso e sviluppato già da anni importanti iniziative nell'ambito della tutela e promozione della salute negli ambienti confinati.

Commissione indoor

La Commissione indoor (istituita con DM 8 aprile 1998) a carattere multidisciplinare, composta da ingegneri, architetti, medici del lavoro, igienisti, allergologi, broncopneumologi, epidemiologi, esperti dell’ISS e dell’ISPESL, ha elaborato il Piano Nazionale per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati (2000), con parere favorevole del Consiglio Superiore di Sanità. Il documento fornisce informazioni per la valutazione e la gestione dei rischi per la salute connessi alla qualità dell’aria indoor (IAQ) e indicazioni tecniche per la realizzazione di una strategia nazionale per ridurre i rischi per la salute correlati all’aria indoor. Il Piano si fonda su alcuni principi fondamentali:

  • diritto per tutti alla salute, definita secondo l'OMS, uno stato di completo benessere psicofisico e non solamente come assenza di malattia, con particolare attenzione ad anziani, bambini e allergici
  • sostenibilità degli edifici, dal punto di vista della progettazione, costruzione, ristrutturazione e gestione, per gli aspetti che riguardano l'ambiente e l'energia
  • prevenzione fondata su solide conoscenze scientifiche e sulla priorità di tutela degli interessi della sanità pubblica rispetto a quelli economici, dell'industria, del commercio e della produzione
  • partecipazione dei cittadini alla gestione delle politiche di intervento preventivo
  • rispetto delle regole di sussidiarietà negli interventi tra Stato, Regioni, Enti Locali e tra Enti Locali e cittadini.

Il Piano , pubblicato nel 2000, si propone come obiettivo strategico di promuovere iniziative nell’ambito della promozione della salute negli ambienti indoor e la prevenzione di patologie correlate; resta ancora un documento attuale e un utile riferimento in materia.

Sulla base delle indicazioni del Piano sono state elaborate le Linee di indirizzo per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati approvate con l'Accordo del 27 settembre 2001.
Il documento fornisce il quadro conoscitivo dello stato dell’IAQ e l’analisi dei principali fattori che contribuiscono ad essa, evidenziando le aree prioritarie d’intervento e gli obiettivi verso cui indirizzare le azioni indispensabili alla realizzazione di un Piano Nazionale di Prevenzione negli ambienti indoor. In particolare propone una strategia, perfettamente in linea con quella proposta recentemente dalla Commisione Europea e dall’OMS, che in sintesi si fonda sulle seguenti linee operative:

  • azioni a livello normativo e tecnico: requisiti funzionali di ambienti e IAQ standard/valori guida. Priorità: scuole e abitazioni; norme specifiche per sorgenti o inquinanti. Priorità: ETS, radon, inquinamento biologico (allergeni, Legionella),prodotti chimici di largo consumo (COV), gas di combustione
  • progettazione, costruzione e gestione degli edifici (LG per progettazione edilizia e soluzioni di ventilazione; scelta materiali, isolanti e arredi  a bassa emissività, regole manutenzione edifici, regole progettazione, gestione impianti)
  • azioni a livello formativo per professionisti del settore edilizio, tecnologico, impiantistico, personale tecnico SSN, ISS, ISPRA, ARPA
  • comunicazione/educazione sanitaria, per rendere i cittadini consapevoli sui rischi presenti negli ambienti indoor e sulle iniziative di prevenzione partecipazione attiva del cittadino
  • programma di ricerca sui principali temi dell’indoor.

Piano nazionale radon

Il Piano Nazionale Radon è un piano pluriennale per realizzare, in modo coordinato a livello nazionale, il complesso di azioni necessarie per ridurre il rischio di tumore polmonare associato all’esposizione al radon. Il testo del PNR è stato elaborato nel 2002 da un gruppo di esperti della  commissione del Ministero della Salute, composta da esperti di diversi enti nazionali e regionali.
L’attuazione del PNR ha preso il via , tre anni dopo la sua approvazione dal Consiglio Superiore di Sanità e in sede Tecnica dalla Conferenza Stato Regioni, attraverso il progetto finanziato nel 2005 dal CCM “Avvio del Piano Nazionale Radon per la riduzione del rischio di tumore polmonare in Italia” approvato.
Per dare continuità alle attività intraprese nell’ambito del progetto PNR-CCM, nel 2012, il Ministero della Salute ha approvato il progetto biennale "Piano Nazionale Radon per la riduzione del rischio di tumore polmonare in Italia: seconda fase di attuazione" (PNR-II), anch’esso affidato all’ISS. Con la pubblicazione (avvenuta il 17 gennaio 2014) della nuova Direttiva europea sulla protezione dalle radiazioni ionizzanti, approvata il 5 dicembre 2013, diviene obbligatorio per tutti gli Stati Membri dell’UE dotarsi di un piano nazionale radon.
Inoltre, il piano dovrà essere periodicamente aggiornato sulla base delle valutazioni di efficienza delle azioni adottate per la riduzione del rischio associato all’esposizione al radon.

Altri provvedimenti di indirizzo tecnico e progetti nazionali

  • Accordo del 5 ottobre 2006 "Linee guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione", che si basano sul presupposto che impianti di climatizzazione non opportunamente installati o gestiti possono influire sulla qualità dell’aria indoor causando rischi per la salute ed il benessere degli occupanti.
  • Accordo Stato Regioni del 18 novembre 2010, recante Linee di indirizzo per la prevenzione nelle scuole dei fattori di rischio indoor per allergie ed asma. Il provvedimento fornisce gli indirizzi fondamentali per delineare un programma integrato di interventi di prevenzione, da sviluppare nel contesto scolastico, volti a limitare il più possibile il contatto dei bambini allergici (e di tutto il personale scolastico) con i fattori di rischio indoor maggiormente implicati nell’induzione e nell’aggravamento delle allergie e l’asma e promuovere la realizzazione di ambienti scolastici salubri e sicuri. Il documento propone azioni integrate e multidisciplinari che ricadono nei settori della prevenzione sanitaria e ambientale, comunicazione, educazione, istruzione e ricerca.
  • Accordo del 7 febbraio 2013 recante "Procedure operative per la valutazione e gestione dei rischi  correlati all’igiene degli impianti di trattamento dell’aria"
  • Accordo in Conferenza Unificata del 7 maggio 2015, recante "Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi". Il documento intende riunire, aggiornare e integrare tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali e normative: ‘Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi’, pubblicate in G.U. del 5 maggio 2000; “Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-recettive e termali” e “Linee guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi” (G.U. n 28 del 4 Febbraio 2005 e G.U. n 29 del 5 Febbraio 2005). Le linee guida sono state aggiornate alla luce delle nuove conoscenze scientifiche, con l’ausilio tecnico-scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità e di figure istituzionali esperte del settore.
  • Il Progetto Indoor-School (2010-2013), finanziato dal CCM su: Esposizione ad inquinanti indoor: linee guida per la valutazione dei fattori di rischio in ambiente scolastico e definizione delle misure per la tutela della salute. L’obiettivo è implementare nelle scuole primarie e secondarie di primo grado apposite linee guida sul controllo dei rischi correlati ad una cattiva IAQ.
  • Nell’ambito della GARD-Italia, è stato istituito il gruppo di lavoro per la prevenzione indoor nelle scuole (2010-2012), composto da rappresentanti della Commissione Europea e rappresentanti dei Ministeri dell’Istruzione, dell’Ambiente, ANCI, Regioni,  ISS, ISPRA, CNR e esperti in discipline non sanitarie, come Architetti, Ingegneri. Il gruppo di lavoro ha condotto un’analisi di contesto sulla situazione dell’inquinamento indoor nelle scuole italiane e sui relativi effetti sulla salute degli studenti. I risultati sono stati raccolti nel documento Gard I La qualità dell’aria nelle scuole  e rischi per malattie respiratorie e allergiche - quadro conoscitivo sulla situazione italiana e strategie di prevenzione.
  • Con l’intesa Stato Regioni del 29 aprile 2010, è stato varato il Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012 che ha previsto linee strategiche per migliorare i requisiti igienici di IAQ nelle scuole e negli altri ambienti frequentati dai bambini. Attualmente il Piano Nazionale della Prevenzione del 2014-2018, prevede le seguenti linee operative:

    • sensibilizzare e formare gli operatori del Sistema Sanitario Nazionale, delle Agenzie Regionali per l’Ambiente (ARPA), il personale scolastico, gli Amministratori e gli altri professionisti coinvolti (architetti, ingegneri, costruttori, ecc.) sulle problematiche correlate alla qualità dell’aria indoor e sui sistemi di riduzione/abbattimento dei livelli degli inquinanti indoor.
    • promuovere le buone pratiche in materia di sostenibilità ed eco-compatibilità nell’acquisizione di beni e servizi e nella costruzione/ristrutturazione di edifici.
    • supportare il quadro conoscitivo in relazione al rischio Radon.

il Ministero della Salute partecipa ai lavori del Gruppo di studio nazionale indoor costituto presso l’Istituto Superiore di Sanità, che ha prodotto documenti di riferimento sulle strategie di monitoraggio dei Composti Organici Volatili (COV), Materiale Particellare e sua caratterizzazione chimica, inquinanti microbiologici e allergeni negli ambienti indoor.

 


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Data di pubblicazione: 16 dicembre 2015, ultimo aggiornamento 16 dicembre 2015

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