L’esposizione alle sostanze nocive presenti nell'aria, nell'acqua, nel suolo o negli alimenti rappresenta un importante determinante della salute e il nesso tra ambiente e salute è da tempo all’attenzione del dibattito politico e scientifico internazionale.
Appare quindi più che mai importante poter disporre di strumenti efficaci per la valutazione preventiva degli impatti sulla salute a supporto delle decisioni.
L’Italia oggi presenta numerose carenze normative e applicative rispetto alle raccomandazioni internazionali e alla completa applicazione delle indicazioni europee sulla Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS). Inoltre, pur richiedendo una valutazione della componente salute nella Valutazione di Impatto Sanitario (VIA) e nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS), a partire dal DPCM 27/12/88 e successivamente nel Dlgs 152/2006, non c’è adeguata chiarezza sulle relative procedure applicative, con la conseguenza che spesso la valutazione della componente salute è disattesa o trattata in modo insufficiente ai fini decisionali.
È quindi forte l’esigenza di riqualificare le valutazioni preventive a supporto delle Amministrazioni effettuate dagli operatori della sanità pubblica e di fornire indicazioni per sviluppare adeguatamente la componente salute nell’ambito delle procedure di VAS e di VIA.
La tutela del suolo, delle acque e dell'aria, le politiche di prevenzione della produzione e di smaltimento dei rifiuti, la prevenzione dall’esposizione ai rumori, alle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, le politiche sulla sicurezza chimica, il contrasto agli inquinanti e alle produzioni climalteranti, la qualità degli interventi in edilizia costituiscono opportunità di sviluppo delle politiche intersettoriali e di possibile integrazione tra gli obiettivi di salute e la "green economy".
Quali principali fattori di rischio si riconoscono sia gli inadeguati strumenti a supporto delle amministrazioni per la valutazione e gestione degli impatti sulla salute di problematiche ambientali, sia l’esposizione a inquinanti chimici, fisici e microbiologici in ambienti confinati e non (inquinamento indoor e outdoor).
È necessario adottare una strategia nazionale per il coordinamento e l’integrazione tra le politiche e le azioni nazionali e regionali in campo ambientale e sanitario, e l’individuazione di modalità condivise con gli enti locali per la prevenzione, gestione e comunicazione delle problematiche ambiente-salute.
Macro obiettivo: Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute - Quadro logico centrale
Fattori di rischio/Determinanti | Strategie | Obiettivi centrali | Indicatori centrali |
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Inadeguati strumenti a supporto delle amministrazioni per la valutazione e gestione degli impatti sulla salute di problematiche ambientali | Implementazione di strumenti che facilitino l’integrazione tra istituzioni ed enti che si occupano di ambiente e salute al fine di supportare le Amministrazioni nella valutazione degli impatti sulla salute | Realizzare attività di supporto alle politiche ambientali di miglioramento qualità aria, acqua, suolo secondo il modello della “Salute in tutte le politiche” | Disponibilità di rapporti di attività intra e inter istituzionali per la programmazione integrata per la tematica ambiente e salute Disponibilità di rapporti di attività delle reti di referenti in ambito sanitario per la tematica ambiente e salute |
Migliorare la conoscenza del rapporto inquinanti ambientali/salute attraverso: - il monitoraggio degli inquinanti ambientali cui è esposta la popolazione - il potenziamento della sorveglianza epidemiologica | Esistenza di accordi interistituzionali (ARPA, IZS, Registri Patologia e altri) per progettazione, pianificazione e realizzazione di studi di background per contaminanti ubiquitari (primo triennio) Rapporti degli studi realizzati di conseguenza (ultimo biennio) | ||
Sviluppare percorsi e strumenti interdisciplinari per la valutazione preventiva degli impatti sulla salute delle modifiche ambientali | Atti di indirizzo regionali per la valutazione integrata di impatto sulla salute che comprenda strumenti in supporto sia dei valutatori sia dei proponenti | ||
Sviluppare modelli, relazioni interistituzionali per la valutazione degli impatti sulla salute dei fattori inquinanti | Atti di indirizzo regionali per la gestione di problematiche (accertate o presunte) sanitarie attribuibili all’inquinamento ambientale | ||
Sviluppare le conoscenze tra gli operatori della salute e dell’ambiente, MMG e PLS, sui temi di integrazione ambiente-salute, della valutazione di impatto e di danno sanitario e della comunicazione del rischio | Definizione di un curriculum formativo (per la fine 2015) Realizzazione di corsi di formazione per i formatori (dal 2016) Proporzione di operatori (salute e ambiente, MMG e PLS) che hanno beneficiato di formazione specifica (fine 2018) | ||
Comunicare il rischio in modo strutturato e sistematico | Regioni che hanno recepito le linee guida | ||
Realizzare programmi di controllo in materia di REACH/CLP su sostanze chimiche/miscele contenute nei fitosanitari, cosmetici, biocidi, detergenti e sulle sostanze chimiche/miscele, in genere, pericolose per l’uomo e per l’ambiente basati sulla priorità del rischio secondo i criteri europei e sulla categorizzazione dei rischi | Indicatori di funzionamento del sistema di segnalazione delle situazioni di non conformità relativamente ai regolamenti REACH e CLP tra Autorità competenti per il controllo | ||
Formare gli operatori dei servizi pubblici sui temi della sicurezza chimica e prevalentemente interessati al controllo delle sostanze chimiche con la finalità di informare e assistere le imprese e i loro Responsabili dei servizi di Prevenzione e Protezione (RSPP) e ambientali interessati all’uso e alla gestione delle sostanze chimiche | Numero di corsi di formazione per formatori nell’ambito dei servizi prevalentemente interessati al controllo delle sostanze chimiche | ||
Esposizione a inquinanti chimici, fisici e microbiologici in ambienti confinati e non (inquinamento indoor e outdoor) | Adozione di interventi per la prevenzione e la riduzione delle esposizioni in un’ottica di appropriatezza e di sostenibilità delle azioni | Contribuire alla conoscenza dell’impatto della problematica amianto sulla popolazione | Disponibilità dei dati sugli ex esposti ai Centri Operativi Regionali (COR) |
Promuovere le buone pratiche in materia di sostenibilità ed eco-compatibilità nella costruzione/ristrutturazione di edifici, anche in relazione al rischio radon | Approvazione di linee guida per orientare i regolamenti edilizi in chiave eco-compatibile | ||
Sensibilizzare la popolazione sul corretto uso della telefonia cellulare | Interventi di promozione del corretto uso dei telefoni cellulari con particolare attenzione al target di età pediatrica | ||
Sensibilizzare la popolazione, soprattutto i giovani e i giovanissimi e i professionisti coinvolti, sui rischi legati all’eccessiva esposizione a radiazioni UV | Interventi informativi alla popolazione, in particolare ai giovani e giovanissimi, sui rischi legati all’eccessiva esposizione agli UV |