Per visualizzare correttamente il contenuto della pagina occorre avere JavaScript abilitato.
Vai al sito Piano Nazionale della Prevenzione

Le malattie croniche non trasmissibili (MCNT): malattie cardiovascolari, tumori, patologie respiratorie croniche e diabete costituiscono, a livello mondiale, il principale problema di sanità pubblica e la Regione Europea dell’OMS presenta il più alto carico di MCNT a livello mondiale. Tuttavia, si stima che almeno l’80% di tutti i casi di malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2 e almeno un terzo dei casi di cancro si possano prevenire.

L’invecchiamento della popolazione sta celermente procedendo non solo nei Paesi ad alto reddito, ma anche in quelli a medio e basso reddito, con conseguente aumento della disabilità legata a malattie croniche non trasmissibili.

Per quanto riguarda le principali MCNT, tra le malattie cardiovascolari (MCV), le più frequenti sono quelle di origine arteriosclerotica. Nel 2010 (ultimo dato di mortalità disponibile) si sono verificati, complessivamente, 220.539 decessi per malattie del sistema circolatorio (95.952 negli uomini e 124.587 nelle donne).

Il diabete è destinato a diventare la causa maggiore di disabilità e di mortalità nei prossimi venti anni. In Italia, in base ai dati ISTAT del 2013 si stima una prevalenza del diabete noto pari al 5,4% (5,3% nelle donne, 5,6% negli uomini), pari a circa 3 milioni di persone.

Ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 250.000 nuovi casi di tumori e l’incidenza è in costante incremento. In generale, nell’ultimo decennio la mortalità per cancro è diminuita, per il miglioramento della qualità delle cure ma anche per il diffondersi della prevenzione (si calcola che complessivamente circa il 30% dei tumori può essere prevenuto).

Le malattie respiratorie croniche (BPCO - Bronco Pneumopatie Croniche Ostruttive, bronchite cronica ed enfisema) in Europa rappresentano la terza causa di morte. La BPCO, presente nel 4% - 10% della popolazione adulta, è in rapida crescita nei paesi Europei in relazione all’aumento del tabagismo e dell’inquinamento e alla migliore aspettativa di vita.

La diffusione delle MCNT è legata alla presenza sia di fattori di rischio ( o determinanti) non modificabili, come globalizzazione, urbanizzazione, inquinamento e invecchiamento della popolazione, che interagiscono con determinanti sociali, culturali ed economici di salute (scolarità, abitazione, lavoro), sia di fattori di rischio modificabili di tipo comportamentale, come fumo, consumo dannoso di alcol, dieta non corretta e inattività fisica, che si instaurano spesso già durante l’infanzia o durante l’adolescenza.

Vanno considerati, inoltre, i fattori di rischio intermedi che, pur non rappresentando ancora una patologia conclamata, vanno già considerati condizioni patologiche, seppure ancora almeno in parte reversibili se diagnosticate e trattate in tempo (ipertensione arteriosa, dislipidemia aterogena, sovrappeso e obesità, ecc.).

Al fine di ridurre la morbosità, la mortalità e le disabilità premature che le MCNT comportano, nonché di limitare le disuguaglianze causate da condizioni sociali ed economiche che influiscono sullo stato di salute, è necessario un approccio che comprenda strategie di popolazione (programmi di promozione della salute) e strategie sull’individuo (identificazione precoce dei soggetti a rischio e successiva presa in carico).  

La complessità di questo macro obiettivo richiede, pertanto, un approccio articolato in:

  1. strategie di promozione della salute, per definizione orientata all’empowerment di comunità e ad azioni svolte in setting definiti (scuola, lavoro, ecc.)
  2. strategie di prevenzione primaria in gruppi a rischio
  3. strategie di prevenzione secondaria, per l’identificazione di malattie in fase precoce.

I tre livelli non sono necessariamente sempre distinti, ma convergono sulla riduzione della frequenza di determinanti di MCNT.

Macro obiettivo: Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle MCNT - Quadro logico centrale

Fattori di rischio /determinantiStrategieObiettivi centraliIndicatori centrali
Fumo
Consumo dannoso di alcol
Alimentazione non corretta
Sedentarietà
Definizione di accordi intersettoriali a livello nazionale (Guadagnare salute-salute in tutte le politiche)
Attivazione in ogni Regione di processi intersettoriali per la salute in tutte le politiche
Stesura e realizzazione di un piano di azione intersettoriale di promozione della salute nei diversi ambiti, con definizione di accordi e condivisione di indirizzi con i settori della pianificazione territorialeNumero di accordi quadro intersettoriali nazionali attivati e/o mantenuti
Proporzione di Regioni che hanno recepito gli accordi
Sviluppo di programmi/interventi volti a favorire l’allattamento al senoAumentare i bambini in allattamento materno esclusivo fino al sesto mese (180 giorni di vita)Prevalenza di bambini allattati al seno alla fine del sesto mese
Ambiente scolastico
Sviluppo di programmi di promozione della salute integrati per i quattro fattori di rischio e condivisi tra servizi sanitari e istituzioni educative
Ambiente di lavoro
Sviluppo di programmi/interventi integrati per i quattro fattori di rischio e condivisi tra servizi sanitari e sociosanitari e “datori di lavoro”, volti a favorire l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol), attivando reti e Comunità Locali (EELL, Associazioni, Medici competenti, ecc.)
Comunità
Sviluppo di programmi/interventi, volti a favorire l’adozione di stili di vita attivi, nella popolazione giovane, adulta e anziana, attivando reti e Comunità Locali (EELL, Associazioni, ecc.)
Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skill, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol) nella popolazione giovanile e adultaProporzione di istituti scolastici che aderiscono (con almeno l’80% delle classi) alla progettazione regionale specifica
Ridurre il numero dei fumatoriPrevalenza di fumatori nella popolazione
Estendere la tutela dal fumo passivoPrevalenza di persone che riferiscono che nel proprio ambiente di lavoro il divieto di fumo è sempre o quasi sempre rispettato
Ridurre il consumo di alcol a rischioPrevalenza di consumatori di alcol a rischio
Aumentare il consumo di frutta e verduraPrevalenza delle persone che consumano almeno 3 porzioni di frutta e/o verdura al giorno
Ridurre il consumo eccessivo di salePrevalenza di soggetti che hanno ricevuto suggerimenti da operatori sanitari per la riduzione del consumo di sale
Prevalenza di soggetti che hanno ridotto il consumo giornaliero di sale
Aumentare l’attività fisica delle personePrevalenza di soggetti fisicamente attivi
Proporzione di ultra64enni fisicamente attivi
Tasso di ospedalizzazione per fratture (soggetti di età >75 anni)
Soggetto in sovrappeso
iperteso
dislipidemico
iperglicemico
fumatore
sedentario
consumatore di bevande alcoliche a rischio
Identificazione precoce e valutazione integrata dei soggetti in condizioni di rischio aumentato per MCNT, da indirizzare verso un’adeguata presa in carico sistemica, in grado di potenziare le risorse personali (empowerment individuale) per l’adozione consapevole degli stili di vita corretti, o quando necessario, verso idonei percorsi terapeutico-assistenziali multidisciplinari
Offerta di consiglio breve, in particolare in presenza di soggetti con fattori di rischio, nei contesti sanitari “opportunistici” (es. Ambulatori, Consultori, Certificazioni, Medici Competenti, ecc.)
Aumentare l'offerta di approccio comportamentale o farmacologico per le persone con fattori di rischio per MCNTRealizzazione di uno studio di fattibilità a livello regionale di un programma di popolazione per l’identificazione precoce dei soggetti in fascia d’età 45-60 anni in condizioni di rischio aumentato per MCNT (entro un anno dall’avvio del PRP)
Attivazione del programma secondo le modalità individuate dallo studio di fattibilità e presenza di indicatori di estensione e adesione (entro il 2018)
Proporzione di fumatori che hanno ricevuto da un operatore sanitario il consiglio di smettere
Proporzione di persone in eccesso ponderale che hanno ricevuto da un operatore sanitario il consiglio di perdere peso
Proporzione di consumatori di alcol a rischio che hanno ricevuto da un operatore sanitario il consiglio di ridurre il consumo
Proporzione di persone con patologia cronica che hanno ricevuto da un operatore sanitario il consiglio di praticare regolare attività fisica
Sviluppare programmi per promuovere e diffondere la pratica dell’esercizio fisico, anche attraverso la prescrizione, nelle persone con patologie cronicheAdozione di indirizzi regionali sulla promozione dell’esercizio fisico nei soggetti con patologie croniche (entro un anno dall’avvio del PRP) e loro attuazione (entro il 2018)
Lesioni precancerose e cancerose iniziali per i carcinomi della cervice uterina, della mammella del colon rettoIdentificazione precoce con programmi di popolazione dei soggetti a rischio per i carcinomi della cervice uterina, della mammella e del colon retto per etàAumentare l’estensione reale dei programmi di screening alla popolazione target (per ognuno dei 3 tumori oggetto di screening)Percentuale di persone che ricevono l’invito a partecipare al programma di screening sulla popolazione bersaglio
Aumentare i soggetti a rischio sottoposti a screening oncologicoPercentuale di persone che hanno aderito all’invito sulla popolazione bersaglio
Riorientare/avviare i programmi di screening per il cancro della cervice uterina introducendo il test HPV-DNAAdozione di indirizzi regionali programmatori per lo screening per il cancro della cervice uterina introducendo il test HPV-DNA (entro un anno dall’avvio del PRP)
Avvio del programma di screening per il cancro della cervice uterina introducendo il test HPV-DNA (entro il 2018)
Rischio eredo-familiare per tumore della mammellaDefinizione di percorsi diagnostico terapeutici, integrati con i programmi di screening in essere, per donne ad alto rischio di cancro alla mammella per mutazioni genetiche di BRCA1 e BRCA2Identificare precocemente i soggetti a rischio eredo-familiare per tumore della mammellaAdozione di indirizzi regionali programmatori (entro un anno dall’avvio del PRP)
Adozione dei percorsi in tutte le aziende secondo programmazione regionale (entro il 2018)

  • Condividi
  • Stampa
  • Condividi via email

Data di pubblicazione: 5 marzo 2015, ultimo aggiornamento 5 marzo 2015

Pubblicazioni   |   Opuscoli e poster   |   Normativa   |   Home page dell'area tematica Torna alla home page dell'area

Documentazione