Il Piano nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute è stato avviato dal Ministero della Salute nel 2005, attraverso specifici progetti del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm), ed è coordinato dal Centro di competenza nazionale Dipartimento di Epidemiologia SSR Regione Lazio (DEP Lazio). L'obiettivo è favorire il coordinamento interistituzionale ai vari livelli e fornire linee operative per la creazione di un sistema centralizzato di previsione e prevenzione degli effetti del caldo sulla salute. Dal 2009, il Piano è incluso nelle Azioni Centrali dei Programmi e Progetti del Ccm.
Leggi le circolari ministeriali con le raccomandazioni per fronteggiare al meglio gli effetti sulla salute delle ondate di calore:
- Circolare Ministero Salute 21 giugno 2024 n. 18460 - Estate 2024, raccomandazioni per fronteggiare l’emergenza caldo
- Circolare Ministero Salute 14 maggio 2024 n. 14020 - Comunicazione relativa al Sistema di sorveglianza degli accessi al Pronto Soccorso - Estate 2024
- Circolare Ministero Salute 14 maggio 2024 n. 14027 - Comunicazione relativa al Sistema rapido di sorveglianza della mortalità giornaliera (SiSMG) – Estate 2024
- Circolare Ministero Salute 16 maggio 2024 n. 14360 - Sistema operativo nazionale di previsione e prevenzione degli effetti del caldo sulla salute - Attività 2024.
Le principali componenti del Piano
Sistemi di allarme HHWWS
I sistemi di allarme, denominati Heat Health Watch Warning Systems (HHWWS), sistemi città-specifici che, utilizzando le previsioni meteorologiche sono in grado di prevedere, fino a 72 ore di anticipo, il verificarsi di condizioni climatiche a rischio per la salute della popolazione. I risultati vengono riportati in un bollettino sintetico che contiene le previsioni meteorologiche riassuntive ed un livello di allarme graduato (livello 1, 2, 3) per permettere la modulazione degli interventi di prevenzione sulla base del livello di rischio previsto. Giornalmente durante il periodo estivo vengono prodotti i bollettini per le 27 città incluse (Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo).
I bollettini sulle ondate di calore sono pubblicati sul Portale del Ministero della salute e inviati per ogni città ad un centro di riferimento locale (Comune, Asl, centro locale della Protezione civile) responsabile della diffusione sul territorio del bollettino ai servizi inclusi nel piano di prevenzione.
Sistemi di sorveglianza
Il Sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera ha lo scopo di monitorare in tempo reale il numero di decessi giornalieri nella popolazione anziana (età 65 anni e oltre). In collaborazione con l’ufficio Anagrafe dei Comuni, i dati di mortalità vengono acquisiti durante l’intero anno tramite un sistema di inserimento online. La mortalità giornaliera viene ricostruita attraverso le denunce di decesso inviate nelle 72 ore successive. Il DEP Lazio gestisce il database della mortalità giornaliera per monitorare l’impatto in tempo reale degli eventi meteorologici estremi (ondate di calore, ondate di freddo, ecc.) sulla salute.
Inoltre è attivo in alcune strutture sentinella delle grandi aree arbane un Sistema di Sorveglianza degli accessi al Pronto Soccorso per il monitoraggio anche degli esiti non fatali per supportare la risposta tempestiva all’emergenza dei servizi ospedalieri durante le ondate di calore. Il sistema è basato su procedure analoghe a quelle del sistema di rilevazione della mortalità e presso il DEP Lazio viene creato un database degli accessi giornalieri osservati. Ogni estate vengono prodotti rapporti mensili e stagionali con una sintesi dell’impatto delle ondate di calore sula salute.
Piani di prevenzione a livello locale
Ogni estate vengono raccolte le informazioni sui piani locali di prevenzione e i protocolli di emergenza in 34 città coinvolte. Cerca nella mappa.
Identificazione dei sottogruppi di popolazione a rischio per gli effetti del caldo (“suscettibili”)
Studi epidemiologici hanno evidenziato che durante le ondate di calore alcuni sottogruppi di popolazione sono più vulnerabili e pertanto è importante indirizzare le risorse disponibili e definire specifiche misure di prevenzione rivolte a questi sottogruppi. I servizi locali sia sanitari (Asl) sia socio-assistenziali (Comune) dispongono di sistemi informativi (archivi nominativi degli assistiti, dei ricoveri, delle prestazioni ambulatoriali, delle prescrizioni farmaceutiche, delle esenzioni dal contributo sanitario per patologia, dell‘invalidità civile, dell‘assistenza domiciliare, ecc.) che, opportunamente integrati, in diverse città sono utilizzati per la definizione di una “anagrafe” dei suscettibili che rappresenta uno degli strumenti utili per mirare gli interventi preventivi e di assistenza.
Attivazione "codice calore" nei Pronto soccorso
Per fronteggiare al meglio gli effetti sulla salute, in particolare per i soggetti vulnerabili, il Piano prevede la predisposizione di azioni organizzative che rafforzino l’ordinaria risposta alle richieste di assistenza sanitaria. Tra queste, è fortemente raccomandata l’attivazione del cosiddetto “codice calore” ovvero l’istituzione di un percorso assistenziale preferenziale e differenziato nei Pronto soccorso.
Linee guida per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute
Le linee guida sono periodicamente aggiornate e comprendono:
- una sintesi delle evidenze disponibili sui fattori di rischio associati al caldo e alle ondate di calore e sugli interventi di prevenzione,
- modelli e strumenti, basati sulle prove scientifiche disponibili, per l’implementazione di piani locali di prevenzione per gli effetti del caldo in ambito sanitario differenziati per livello di rischio e del livello di suscettibilità della popolazione. Raccomandazioni specifiche sono state definite per diversi sottogruppi di popolazione più a rischio.