Dagli anni 80 ad oggi le politiche ambientali dell’UE includono disposizioni che, oltre a favorire l’armonizzazione del mercato unico, hanno contribuito a migliorare il benessere degli animali allevati tramite l’emanazione di norme che garantiscono la loro protezione.

L’interesse verso la protezione degli animali da reddito si è fatto ancor più evidente dal momento in cui la Politica Agricola Comune (PAC), dal 1° gennaio 2007, ha inserito il benessere animale  tra i criteri obbligatori da rispettare nell’ambito della cosiddetta “condizionalità” ai sensi del regolamento (CE) n. 1782/03.

Tale necessità nasce dalla profonda trasformazione culturale in tema di benessere animale evidenziata sia con il riconoscimento degli animali come “esseri senzienti” e quindi portatori di “diritto”, sancito dal Trattato di Lisbona, sia dall’aumento dell’attenzione dell’opinione pubblica in materia di tutela degli animali.

E’ fuori dubbio, tuttavia, che la tutela del benessere degli animali allevati può avvenire solo attraverso l’implementazione di un sistema che soddisfi da una parte le aspettative di ordine etico dei cittadini, dall’altra quelle altrettanto legittime di reddito e sviluppo delle aziende zootecniche, mantenendo inalterate le garanzie di sicurezza e di salubrità degli alimenti di origine animale.

Anche l’atteggiamento dei consumatori è palesemente cambiato. Sono sempre più numerosi infatti, coloro che optano per il consumo di prodotti che provengono da animali allevati con metodi rispettosi delle loro naturali esigenze, come ad esempio da allevamenti all’aperto o biologici.

La normativa che gestisce il settore della protezione degli animali in allevamento è particolarmente dettagliata:

  • Decreto legislativo 26 marzo 2001 n. 146 “attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali in allevamento”
  • Decreto legislativo 29 luglio 2003, n. 267 “attuazione della direttiva 1999/74/CE e della direttiva 2002/4/CE, per la protezione delle galline ovaiole e la registrazione dei relativi stabilimenti di allevamento
  • Decreto legislativo 7 luglio 2011, n 126 “attuazione della direttiva 2008/119/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli”
  • Decreto legislativo 7 luglio 2011, n 122 “attuazione della direttiva 2008/120/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini”
  • Decreto legislativo 27 settembre 2010, n. 181 “attuazione della direttiva 2007/43/CE che stabilisce norme minime per la protezione dei polli allevati per la produzione di carne”
  • Decreto Ministeriale 4 febbraio 2013 “disposizioni attuativa in materia di protezione di polli allevati per la produzione di carne, ai sensi degli articoli 3,4,6, e 8 del decreto legislativo 27 settembre 2010, n 181”

Regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2017, relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali  effettuati per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari…omissis…

Il programma dei controlli dell'allevamento è contenuto nel Piano Nazionale Benessere Animale (PNBA).

In particolare nel piano vengo stabiliti il numero dei controlli da effettuare da parte dei Servizi veterinari delle ASL presso gli allevamenti per verificare l’attuazione delle norme sul benessere animale.


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Data di pubblicazione: 3 giugno 2010, ultimo aggiornamento 3 gennaio 2025

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