A seguito del riscontro di focolai di peste suina africana (PSA) nell’Italia continentale, il Giappone ha imposto il bando alle esportazioni dall’Italia di carni e prodotti a base di carne suina, a prescindere dall’origine delle carni dalle quali sono ottenuti questi ultimi, determinando di fatto la decadenza di tutte le autorizzazioni all’esportazione già in possesso degli stabilimenti.

Dopo intense trattative, le Autorità del Giappone (MAFF) hanno accettato di rimuovere il bando per quanto riguarda i prodotti di carne suina cotti ottenuti dalle carni di animali nati e allevati in zone non soggette a restrizioni per la PSA e riconosciuti esenti da sintomi di malattie infettive alla visita ante- e all’ispezione post-mortem

Pertanto, in attesa degli esiti negoziali attualmente concentrati sul fascicolo dei prodotti sottoposti a processi inattivanti il virus della PSA (Prosciutti stagionati oltre 400 giorni), le autorità nipponiche consentono attualmente l’esportazione in Giappone dei seguenti prodotti carnei:

  • prodotti a base di carne suina sottoposti a trattamento termico
  • carni bovine fresche e prodotti a base di carne bovina
  • carni ovine e caprine incluso gli spiedini di carne (arrosticini).

Le esportazioni possono essere effettuate solo da stabilimenti abilitati per l’accesso al mercato di questo Paese e, pertanto, devono essere inclusi in una apposita lista, a seguito di ispezione di ispettori veterinari ministeriali italiani e/o giapponesi, nel caso dei prodotti a base di carne suina sottoposti a trattamento termico. Le istanze di inserimento in lista devono essere  differenziate per specie - bovino/suino poiché l’inserimento nella lista “prodotti e carne suina” non comprende l’inserimento nella lista “carni bovine” e viceversa. 

Le Autorità nipponiche richiedono inoltre  il rispetto rigoroso della tracciabilità degli animali dagli allevamenti al macello e delle carni allo stabilimento di trasformazione. Ogni passaggio deve essere tracciato attraverso specifica documentazione. 

Nel caso di impiego di materia prima proveniente da altro Paese UE abilitato all’esportazione verso il Giappone, le autorità nipponiche richiedono una certificazione veterinaria per la materia prima rilasciata dall’autorità del Paese di origine, che deve scortare il prodotto a base di carne esportato in Giappone, insieme al certificato rilasciato dal servizio veterinario italiano.

Gli allevamenti di provenienza degli animali devono essere situati in aree indenni da malattie infettive.
I container per l’esportazione devono essere sigillati qualora il trasporto dall’Italia al Giappone non sia diretto.

Le autorità Giapponesi predispongono "liste nere" di stabilimenti di altri Paesi, sui quali abbiano effettuato riscontro di non conformità, ad esempio la presenza di batteri in limiti non consentiti su matrici alimentari esportate. La presenza dello stabilimento in black list consente l'esportazione di prodotti dall'impianto i cui prodotti sono stati riscontrati non conformi, ma alla dogana i controlli saranno rinforzati.

Export latte e prodotti a base di latte (nuovo sistema di certificazione a partire dal 1° novembre 2017)

La autorità Giapponesi, con l’SPS notification del 16 febbraio 2017 hanno comunicato l’inserimento dell’Italia (Sardegna inclusa) nella lista dei Paesi autorizzati (Paesi Elencati) all’esportazione in Giappone di latte e prodotti a base di latte, nonché i relativi requisiti sanitari da riscontrare.

Si evidenzia che il nuovo sistema di certificazione entrerà in vigore il 1° novembre 2017, pertanto tutti i prodotti lattiero caseari che entreranno in territorio nipponico a partire dal primo novembre 2017 dovranno essere accompagnati dalla certificazione sanitaria secondo il modello reperibile nell'area Certificazioni per esportazione - Latte e Prodotti a base di latte.

Procedure di abilitazione degli stabilimenti autorizzati all'esportazione di carni

Il Ministero ha emanato la nota 14 aprile 2016 relativa alla procedura di abilitazione degli stabilimenti autorizzati all'export verso il Giappone. Di seguito la procedura per il listing degli stabilimenti che desiderano esportare carne e prodotti a base di carne bovina:

  • Nota 14 aprile 2016 - Procedure di iscrizione nella lista degli stabilimenti autorizzati all'Export di carni in Giappone
  • Verbale di sopralluogo per l'accertamento dell'idoneità strutturale e igienico-sanitaria degli stabilimenti.

Di seguito la procedura per il listing degli stabilimenti che desiderano esportare prodotti a base di carne suina sottoposti a trattamento termico è dettagliata nella

Scarica:

Per l’esportazione in Giappone di olive da tavola, a seguito di ulteriori garanzie richieste dalle autorità nipponiche, è necessario rispettare le disposizioni emanate con nota del 1° marzo 2017, nonché utilizzare l’apposita modulistica per l’invio di tale prodotto in Giappone:


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Data di pubblicazione: 10 ottobre 2008, ultimo aggiornamento 18 maggio 2023

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