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mozziconi di sigaretta in spiaggia

I rifiuti dei prodotti da fumo

I mozziconi di sigaretta che vengono gettati a terra, buttati fuori dai finestrini delle auto e abbandonati sulle spiagge con leggerezza hanno effetti devastanti sui mari e sul suolo.

Un passo mirato a ridurre il fenomeno è rappresentato dalla Direttiva (UE) 2019/904 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, recepita nel nostro Paese dalla Legge n. 53 del 22 aprile 2021.

Con la direttiva, meglio conosciuta come Direttiva SUP (Single Use Plastics) vengono messi al bando, oltre a materiali come bastoncini cotonati, posate, piatti, cannucce, contenitori per alimenti polistirene espanso anche i filtri di sigarette contenenti plastica.

I filtri rappresentano il secondo articolo di plastica monouso più frequentemente rinvenuto sulle spiagge. Questi ultimi sono fatti di un materiale plastico chiamato diacetato di cellulosa, il quale, disperso nell’ambiente, può impiegare più di un decennio a decomporsi. 

Inoltre, inquinano gli oceani e danneggiano la fauna marina, poiché possono essere facilmente ingeriti dagli animali a causa delle loro piccole dimensioni.

Non solo plastica nei mozziconi

Quando i mozziconi vengono gettati nell’ambiente, non si butta solo plastica ma anche nicotina, metalli pesanti e altre sostanze chimiche, che contribuiscono ad inquinare l’ambiente circostante.

Infatti, oltre ai filtri in plastica, le sigarette, comprese quelle elettroniche, contengono altre sostanze altamente inquinanti, come arsenico, piombo e formaldeide.

I device delle sigarette elettroniche e degli HTP contengono materiali dannosi e non biodegradabili; le cartucce e i contenitori di liquido per ricarica non sono riciclabili.

Senza parlare dei cartoni e dei pacchetti di sigarette che nel mondo producono 2.000.000 tonnellate di rifiuti (carta, inchiostro, cellophane, colla e alluminio).

Altri tipi di inquinanti legati al tabagismo

Oltre all’inquinamento dovuto ai rifiuti del consumo (mozziconi, pacchetti, device, ecc.), il fumo di sigaretta e la coltivazione del tabacco contribuiscono anche all’inquinamento atmosferico.

Infatti:

  • Il fumo di tabacco contiene anidride carbonica, metano e biossido di azoto e inquina gli ambienti interni ed esterni.
  • Il fumo di tabacco si lascia dietro residui che si depositano sulle superfici che sono dannosi soprattutto per bambini e animali domestici.
  • Le emissioni dei prodotti del tabacco, secondo una stima, equivalgono a tre milioni di voli transatlantici.
  • La deforestazione per le piantagioni di tabacco, che occupano nel mondo circa 200.000 ettari, ha gravi conseguenze ambientali (perdita della biodiversità, erosione del suolo, inquinamento delle acque, aumento della CO2 nell’atmosfera, ecc.).
  • Ogni 300 sigarette (15 pacchetti) si consuma un albero per il processo di essicazione delle foglie di tabacco.
  • La coltivazione del tabacco richiede sostanze chimiche, inclusi pesticidi e fertilizzanti, che possono inquinare le acque.

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Data di pubblicazione: 1 giugno 2021, ultimo aggiornamento 17 maggio 2023

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