Secondo l'art. 1 della Legge 14 dicembre 2000, n. 376, "Costituiscono doping la somministrazione o l'assunzione o la somministrazione di farmaci o di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e l'adozione o la sottoposizione a pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche e idonee a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche dell'organismo al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti".
Esiste una lista, approvata ogni anno, che contiene le sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e le pratiche mediche, il cui impiego è considerato doping, ai sensi della legge 14 dicembre 2000, n. 376.
A partire dal 2006, i farmacisti sono tenuti a trasmettere, dal 1° al 31 gennaio di ogni anno al Ministero della Salute i dati, riferiti all’anno precedente, relativi alle quantità utilizzate e vendute di ogni singolo principio attivo vietato per doping.
E' possibile riconoscere un farmaco potenzialmente dopante da un contrassegno sulle confezioni dei medicinali regolarmente in vendita, ma considerati potenzialmente positivi ai controlli antidoping.
l´etichettatura della scatola deve includere un pittogramma di forma circolare del diametro complessivo di 17 millimetri, riportante un simbolo di divieto, di colore rosso con all'interno la scritta DOPING
il foglio illustrativo deve riportare al paragrafo "Avvertenze speciali" la frase "Per chi svolge attività sportiva: l'uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test anti-doping".
La Sezione per la vigilanza e il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive pubblica ogni anno un Report sui controlli antidoping effettuati sul nostro territorio.
Per accreditare un laboratorio di analisi antidoping occorre presentare una richiesta all’Istituto Superiore di Sanità, che provvederà alle verifiche tecniche dei requisiti strutturali, strumentali, funzionali e di dotazioni posseduti dai laboratori, e inoltrarla:
Successivamente la Commissione di vigilanza doping, verificata la documentazione, proporrà al Ministro della Salute l’attribuzione del Certificato LAD (certificato di laboratorio antidoping) al laboratorio, di validità triennale.