Nell’ambito dei servizi eseguiti nel settore della sicurezza e del benessere animale, i Carabinieri del NAS di Livorno - unitamente all’Unità Funzionale di Sicurezza Alimentare e Nutrizione dell’AUSL 2 di Lucca - a conclusione di un’articolata attività d’indagine (avviata nel maggio 2013) presso un impianto di macellazione della provincia,  hanno accertato gravi e reiterati maltrattamenti di bovini.

In particolare, i militari del Nucleo hanno appurato che il titolare dell’impianto e sette addetti utilizzavano indebitamente attrezzature quali le “mordecchie” e dispositivi a scariche elettriche al fine di immobilizzare e trascinare i bovini presso le trappole di contenzione.

Inoltre, i maltrattamenti riguardavano la iugulazione, in quanto anziché effettuare un unico taglio all’altezza della gola al fine di ottenere il completo dissanguamento, era eseguita la resezione delle vene giugulari, anche quando l’animale - sospeso ad un paranco - era ancora in vita.

I militari del Nucleo, coordinati dal P.M. - Dott. Antonio Mariotti - della Procura della Repubblica di Lucca, hanno eseguito - presso l’impianto - un decreto di perquisizione con contestuale sequestro della documentazione afferente alle macellazioni, nonché il sequestro preventivo - disposto dal GIP, dott. Giuseppe Pezzuti - delle attrezzature utilizzate.          

Inoltre, è stato notificato un provvedimento di sospensione dell’attività di macellazione, disposto dall’Azienda USL 2 di Lucca, a seguito dei reiterati illeciti amministrativi commessi nell’impianto.

I Carabinieri del NAS hanno deferite all’Autorità Giudiziaria.otto persone per maltrattamento di animali nonché contestato sanzioni amministrative per quanto concerne la macellazione.

Livorno, 07 febbraio 2014         


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Data di pubblicazione: 7 febbraio 2014, ultimo aggiornamento 7 febbraio 2014