Carabinieri NAS durante un'attività ispettiva

I Carabinieri del Nas di Bologna, con la collaborazione dell’Arma territoriale, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari a una direttrice di una struttura privata deputata all’accoglienza di adulti e minori con diversi gradi di vulnerabilità e disturbi di natura psichiatrica sanitaria e 5 misure del divieto di avvicinamento alle persone offese a carico di un infermiera e 4 Operatori , emesse dal G.I.P. del Tribunale di Bologna su richiesta della locale Procura della Repubblica, indagati per i reati di maltrattamenti in famiglia perpetrati ai danni di alcuni ospiti della citata struttura socio-sanitaria.

L’indagine è scaturita da una denuncia presentata nel luglio scorso presso Comando Stazione Carabinieri della Provincia di Bologna da un ex dipendente della citata struttura, nella quale riferiva di aver assistito a numerosi episodi di maltrattamento nei confronti di alcuni ospiti. Le dichiarazioni del denunciante venivano corroborate da una foto presentata dall’uomo nella quale veniva ritratto un individuo sdraiato su un lettino completamente legato mani e piedi con del nastro isolante.

A seguito delle indagini poste in essere dal Nas di Bologna unitamente ai militari della Stazione Carabinieri , anche mediante attività tecniche di intercettazione, venivano raccolti elementi che confermavano la presenza in struttura di cosiddetta “camera morbida”, posta nel seminterrato, che su indicazioni della direttrice della struttura, veniva utilizzata da alcuni operatori per rinchiudere due ospiti affetti da disturbi psichici, non solo quando davano in escandescenza ma anche in maniera preventiva allorquando non fossero presenti operatori di sesso maschile. A tali soggetti, immobilizzati su una brandina con nastro adesivo e lasciati per ore senza sorveglianza alcuna,, in tali occasioni, venivano somministrate massicce dosi di farmaci psicotici senza autorizzazione del medico competente.

Episodi particolarmente gravi in ragione del fatto che sono avvenuti in una struttura preposta alla cura di persone non autosufficienti, non in grado di difendersi.

La misura, con la collaborazione dell’ASL, è stata eseguita garantendo la doverosa assistenza dei pazienti.


Vai all'archivio completo delle NASnotizie

Guarda tutti i video dei NAS su Youtube

  • Condividi
  • Stampa
  • Condividi via email

Data di pubblicazione: 27 ottobre 2023, ultimo aggiornamento 27 ottobre 2023