Due Carabinieri del NAS effettuano l'ispezione di un ambulatorio medico

I Carabinieri del NAS di Salerno hanno effettuato un controllo igienico sanitario presso uno studio medico della piana del Sele. A conclusione dell’attività ispettiva, i militari hanno accertato che la struttura, frequentata da diversi pazienti, erogava prestazioni di medicina estetica mediante l'utilizzo di specifiche strumentazioni con l'ausilio di farmaci e reagenti, in assenza della prevista autorizzazione. Gli operatori del NAS hanno proceduto al sequestro penale dello studio e dell’apparecchiatura medica in essa custodita, per un valore commerciale di circa 300.000 euro.

Il NAS di Roma, unitamente ai colleghi del NIL (Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro), nell’ambito di un’attività di contrasto al fenomeno dell’abusivismo sanitario, ha eseguito un’ispezione presso una palestra dei Castelli Romani. Al termine degli accertamenti i militari hanno deferito tre persone per esercizio abusivo della professione medica e falso materiale. Nel particolare, una donna è stata accusata di avere effettuato visite cardiologiche, finalizzate al rilascio di certificati medici per attività fisica non agonistica, sebbene in assenza del prescritto titolo abilitativo e dell’iscrizione all’ordine dei medici chirurghi. L’attività illegale dell’indagata veniva favorita dalla complicità di un cardiologo, il quale non solo le permetteva di utilizzare il suo timbro personale, ma anche l’uso di un ecocardiogramma. Il terzo indagato, infine, responsabile legale della palestra, è accusato di aver fornito la disponibilità del locale da utilizzare come studio medico non autorizzato.
Nell’ambito del medesimo controllo il NIL ha accertato che quattro dei cinque lavoratori impiegati nella palestra lavoravano in “nero”, provvedimento che ha portato alla sospensione dell’attività imprenditoriale.
I Carabinieri hanno contestato sanzioni amministrative per un valore complessivo di 20.000 euro.

Il NAS di Bari, a conclusione di una complessa serie di accertamenti relativi a un centro medico chirurgico, ha segnalato all’Autorità Sanitaria il legale rappresentante della struttura in quanto la struttura è risultata essere priva di autorizzazione. I militari, inoltre, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria il responsabile del centro poiché, in qualità di datore di lavoro, aveva omesso l’ancoraggio di 15 bombole di gas medicale utilizzate nell’ambito dell’attività chirurgica. L’Autorità Sanitaria Locale, a seguito della segnalazione del NAS di Bari, ha disposto l’immediata cessazione dell’attività, dal valore di 6 milioni di euro.

Il NAS di Firenze, infine, a seguito di un accesso ispettivo eseguito presso una ditta specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti cosmetici, ha denunciato una persona all’Autorità Giudiziaria. Nel corso del controllo, infatti, i militari hanno rinvenuto oltre 600 confezioni di cosmetici riportanti indicazioni e proprietà terapeutiche riservate esclusivamente ai medicinali. La merce, sottoposta a sequestro, ha un valore di circa 9.000 euro.


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Data di pubblicazione: 9 ottobre 2018, ultimo aggiornamento 9 ottobre 2018