L’evento "Week of the Italian Cusine in the World" fortemente voluto dal Ministro della salute, Orazio Schillaci nell’anno in cui la cucina italiana è candidata al riconoscimento del titolo di patrimonio immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO, si è svolto presso l’ambasciata italiana a Washington con il coordinamento della Direttrice scuola dell’ambasciata, la professoressa Maria Fusco.
Vivere in salute in un mondo in salute, dove gli alimenti sono il perno centrale che sintetizza fertilità, prosperità e longevità.
Sono i cardini del progetto dedicato alla diffusione della Dieta mediterranea tra le giovani generazioni che il Ministero della salute ha portato a Washington in occasione dell’ottava edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo, l’iniziativa promossa dalla Farnesina dal 13 al 19 novembre, che solo negli USA prevede quest’anno oltre 40 appuntamenti.
Lunedì 13 novembre
Centoquaranta studenti intervenuti presso l’Auditorium dell’ambasciata italiana e gli altri cento studenti in collegamento da Philadelphia hanno incontrato la delegazione del Ministero della salute composta dal Direttore per l’Igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, Ugo Della Marta, e dalla dott.ssa Rosa Gaglione. Il Direttore Della Marta ha ricordato come la Dieta mediterranea, identificata e studiata negli anni ’50 dal medico statunitense Ancel Keys, rappresenti oggi un ulteriore legame tra Italia e Stati Uniti.
I professionisti che collaborano al progetto, il dott Marco Silano, Direttore del dipartimento per le malattie Cardiovascolari dell’istituto Superiore di Sanità e il dott. Andrea Pezzana Direttore Struttura complessa Nutrizione Clinica della Asl Città di Torino e dell’Università di Torino, hanno focalizzato l’attenzione sull’importanza di operare scelte alimentari salutari, illustrando i principi nutritivi della tradizione mediterranea e i benefici che possono derivarne per l'uomo e per l’ambiente.
Al progetto ha partecipato anche la fondatrice del Future Food Institute, dott.ssa Sara Roversi, che ha messo l’accento sulla necessità di pratiche virtuose per l’alimentazione ed ha sottolineato come l’Italia resti ancora oggi, orgogliosamente, il cuore da cui ripartire per operare scelte alimentari salutari e sostenibili.
Martedì 14 novembre
L'iniziativa è approdata presso il museo “Casa Italiana” a Washington dove gli studenti hanno partecipato alla Challenge proposta dalla dott.ssa Roversi “Mangia bene, stai bene, salva il pianeta”.
Al termine dell’incontro i ragazzi hanno sperimentato un percorso di degustazione dell’olio extravergine di oliva ripetuto nuovamente mercoledì 15 novembre anche nella sede di Filadelfia.
L’appuntamento di Washington si è chiuso con il WorkShop “sustainability efforts of the swine meat products and olive oil industries, ingredients of the Italian table” organizzato dalla Agricolture and Food attaché dell’ambasciata Italiana a Washinghton, Anna Beatrice Ciorba in collaborazione con l’American Italian Food Coalition. Al centro del dibattito esperienze e proposte per l’implementazione di pratiche sostenibili di produzione nelle filiere suinicole e oleicole italiane e statunitensi.
Al Workshop, aperto dall’Ambasciatrice italiana Mariangela Zappia, ha partecipato il Direttore Della Marta che ha ribadito l’importanza di valorizzare la sostenibilità della catena alimentare attraverso una governance multilivello e l’adozione di diete sostenibili per il pianeta, senza dimenticare la ne dessità di investimenti nella ricerca e nelle nuove tecnologie.
Fondamentale resta anche il processo di formazione, all’interno del quale, ha ricordato Della Marta, si inserisce il lavoro del team di esperti coordinati della Direzione per la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della salute nelle scuole italiane e all’estero, nella condizione che proprio dalle giovani generazioni si debba ripartire per costruire uno stato di salute migliore.
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