Il Consiglio Europeo ha adottato la Raccomandazione sul potenziamento delle azioni dell'UE per combattere la resistenza antimicrobica con un approccio One Health, "un importante ulteriore strumento nel contrastare le infezioni resistenti agli antibiotici, investendo prioritariamente nell’uso mirato e consapevole degli antibiotici, sostenendo la ricerca e promuovendo test diagnostici rapidi e una comunicazione efficace in un contesto One Health. Limitare l'uso inappropriato di antimicrobici è infatti cruciale per ridurre le infezioni resistenti sia nell'uomo che negli animali”. 

Lo ha dichiarato il Ministro della Salute Orazio Schillaci, il 13 giugno, nel suo intervento al Consiglio dei Ministri della Salute UE a Lussemburgo.

Obiettivi

Per il 2030 sono stati fissati a livello dell’UE diversi obiettivi, definiti insieme al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC).

Ecco i principali:

  • Adottare misure nazionali adeguate volte a garantire che, entro il 2030, il consumo totale di antibiotici negli esseri umani, in ambito territoriale e nel contesto ospedaliero combinati, comprese le strutture di assistenza a lungo termine e il contesto dell'assistenza a domicilio, sia ridotto del 20% nell'Unione rispetto all'anno di riferimento 2019.
  • Adottare misure nazionali adeguate volte a garantire che, entro il 2030, almeno il 65 % del consumo totale di antibiotici negli esseri umani corrisponda ad antibiotici del gruppo "Access" quale definito nella classificazione AWaRe dell'OMS .
  • Adottare misure nazionali adeguate volte a garantire che, entro il 2030, l'incidenza totale delle infezioni del sangue da Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) sia ridotta del 15% nell'UE rispetto all'anno di riferimento 2019.
  • Adottare misure nazionali adeguate volte a garantire che, entro il 2030, l'incidenza totale delle infezioni del sangue da Escherichia coli resistente alle cefalosporine di terza generazione sia ridotta del 10% nell'UE rispetto all'anno di riferimento 2019.
  • Adottare misure nazionali adeguate volte a garantire che, entro il 2030, l'incidenza totale delle infezioni del sangue da Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi sia ridotta del 5% nell'UE rispetto all'anno di riferimento 2019.
  • Predisporre misure adeguate per contribuire al conseguimento dell'obiettivo della strategia "Dal produttore al consumatore" e del piano d'azione per l'inquinamento zero di ridurre del 50% le vendite complessive nell'UE di antimicrobici utilizzati negli animali d'allevamento e in acquacoltura entro il 2030.

La raccomandazione conferma, inoltre, la leadership internazionale dell'UE in materia di resistenza antimicrobica e chiede alla Commissione e agli Stati membri di includere tale tema nell'accordo sulle pandemie in fase di negoziazione. Essa invita inoltre a mantenere la resistenza antimicrobica in cima all'agenda del G7 e del G20.

Leggi

  • Condividi
  • Stampa
  • Condividi via email

Data di pubblicazione: 15 giugno 2023, ultimo aggiornamento 15 giugno 2023