Immagine di due medici in sala operatoria durante un intervento

“Gli ultimi dati dell’attività di donazione e trapianto sono un’ulteriore conferma della straordinaria capacità di reazione che il Servizio Sanitario Nazionale ha dimostrato in questi due anni di pandemia”, dichiara il ministro della Salute Roberto Speranza. “Dobbiamo continuare a investire su un’eccellenza come la rete trapiantologica, sia sul fronte organizzativo che in termini di promozione dell’informazione, per convincere sempre più cittadini a dire sì alla donazione”.

Donazioni e trapianti di organi, tessuti e cellule sono tornati infatti ai livelli di prima della pandemia: è questa la buona notizia che arriva dal report 2021 del Centro Nazionale Trapianti - CNT, che traccia un bilancio estremamente positivo dell’anno appena trascorso. Dopo la brusca frenata del 2020, quando l’impatto della prima ondata del Covid-19 aveva portato a un calo complessivo del 10%, nel 2021 la Rete trapianti è riuscita a riorganizzare la propria attività nel nuovo contesto dell’emergenza e a recuperare completamente, segnando un +12,1% sul fronte delle donazioni di organi e del 9,9% su quello dei trapianti.

Record di Trapianti di midollo, i trapianti da donatori non consanguinei sono stati ben 931 (+6,4%).

Mai così basse le opposizioni alla donazione degli organi

Il 2021 è stato un anno di ripresa non solo sul fronte dell’attività clinica, ma anche su quello della cultura della donazione. Negli ultimi 12 mesi sono state recepite 3.201.540 dichiarazioni di volontà, di cui 2.204.318 consensi alla donazione (68,8%) e 997.222 opposizioni (31,2%): la percentuale di “sì” è la più alta mai raccolta in un anno. 

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Data di pubblicazione: 18 gennaio 2022, ultimo aggiornamento 18 gennaio 2022