La storica tendenza all’ampliamento della forbice nelle aspettative di vita e nella mortalità infantile registrata nei Paesi europei è in via di ridimensionamento ed è evidenziato da diversi riscontri:

  • Il gap nelle aspettative di vita più elevate e più basse è calato del 17% nel sesso maschile tra il 2007/2011 e del 4% nel sesso femminile nell’arco di tempo 2006/2011
  • La forbice riscontrata nella mortalità infantile è scesa dal 15,2 al 7,3 per 1000 nati vivi nel periodo 2001/2011
  • Il tasso di mortalità media infantile nell’Unione europea nel medesimo periodo è calato dal 5,7 al 3,9 per mille nati vivi.


Lo studio della Commissione Europea ha inoltre esaminato diversi fattori causali delle disuguaglianze sanitarie presenti tra gli Stati Membri e ha accertato che queste sono legato a una disparità nelle condizioni della vita quotidiana e ai c.d. “driver”, cioè ai “fattori leva” quali il reddito, il tasso di disoccupazione e il livello di istruzione; il rapporto analizza altresì numerose e diverse associazioni tra fattori di rischio per la salute e le circostanze osservate nel contesto socio-economico di riferimento.

Lo studio segnala infine alcuni positivi sviluppi nell’attuazione delle strategia europea nel settore delle disuguaglianze sanitarie “Solidarity in Health”, varata dalle autorità di Bruxelles nel 2009 ma nello stesso tempo annota che occorre intensificare l’azione ai diversi livelli territoriali, da quello locale a quello statale ed europeo.

Ulteriori dettagli sul report della Commissione sono reperibili nella pagina web dedicata

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Data di pubblicazione: 24 ottobre 2013, ultimo aggiornamento 24 ottobre 2013