25 gennaio 2024 - Senato della Repubblica

Question time n. 3-00884 Ministro Schillaci

Sulla revisione degli indirizzi in vista dell'adozione del piano pandemico per il periodo 2024-2028

Signor Presidente, onorevoli senatori, anche in questo caso avrei voluto parlare di un documento ufficiale e non di bozze, ma non ci sottraiamo ad ogni richiesta di chiarimento data l'attenzione su questa materia.

L'obiettivo principale del piano strategico 2024-2028 è quello di proteggere la salute e la sicurezza della popolazione, garantendo il più possibile l'accesso alle cure mediche durante una improvvisa pandemia da patogeni potenzialmente non noti. Sottolineo che la bozza del piano pandemico è attualmente in discussione presso la Conferenza permanente per i rapporti tra Stato-Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano ed è stata predisposta da un gruppo di lavoro che ha incluso rappresentanti di tutti gli enti interessati e previsti, oltre ad esperti. Essa è frutto di una lunga ed elaborata discussione che ha portato e sta portando a ricomprendere gran parte delle integrazioni, osservazioni e modifiche da parte degli interlocutori. Nello specifico, la bozza è ancora in fase istruttoria, attraverso riunioni con il coordinamento tecnico della commissione salute, area, prevenzione e sanità pubblica, anche al fine di adeguare il testo alle differenti osservazioni espresse dalle Regioni negli ultimi giorni.

In relazione alla governance delle varie fasi pandemiche, evidenzio che il Ministero della salute, anche su richiesta delle Regioni, sta definendo a livello nazionale e regionale ruoli, competenze e tempistiche dei soggetti coinvolti, con il coinvolgimento anche degli altri Ministeri interessati (Ministero dell'istruzione e del merito, Ministero dell'interno, Ministero dei trasporti, Ministero delle infrastrutture, Ministero delle imprese e del Made in Italy, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero del turismo).

Certamente in un piano pandemico non è indispensabile citare aspetti giuridici, che esulano dallo scopo dello stesso piano. Sento in ogni caso di dover precisare che, per affrontare un patogeno ignoto con un alto o altissimo tasso di mortalità, potrebbe essere necessario adottare misure restrittive che dovranno però essere emanate solo se strettamente indispensabili, rimanere eventualmente in vigore per il tempo strettamente necessario, essere proporzionali sia alla probabilità sia all'entità dell'evento.

Rispetto alle modalità di assunzione delle decisioni in corso di pandemia, qualora non dovesse risultare sufficiente per il governo complessivo della molteplicità di interessi e di settori incisi dall'emergenza sanitaria, la scelta di uno strumento legislativo attraverso il coinvolgimento del Parlamento appare il mezzo più idoneo per garantire l'unità di indirizzo dell'azione di Governo e di bilanciamento dei molteplici interessi pubblici.

Ribadisco che il documento è ancora in fase istruttoria. Rispetto infine al tema della discontinuità, appare ultroneo rimarcare che il vecchio piano riguardava la risposta ad un'eventuale pandemia da virus influenzali A e B, mentre l'attuale piano riguarda la risposta ad una pandemia di patogeni respiratori potenzialmente ignoti.

In conclusione, vorrei che consideraste questo piano pandemico come una strategia preventiva che ora finalmente abbiamo per la protezione della nostra comunità. È progettato per mobilitare ogni risorsa e azione necessaria in proporzione alla gravità di un'eventuale emergenza, sempre con l'obiettivo supremo di preservare ciò che è più prezioso: la vita, la libertà ed il benessere di ogni cittadino italiano


Senato della Repubblica 
Resoconto stenografico dell'Assemblea seduta n. 150
Giovedì 25 gennaio 2024 

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Data di pubblicazione: 25 gennaio 2024

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