18 ottobre 2023 - Camera dei deputati

Question time n. 3-00742 Ministro Schillaci

Iniziative volte a riconoscere alle regioni una maggiore flessibilità nella programmazione sanitaria, al fine di garantire l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza

Grazie Presidente. Faccio riferimento al quesito degli interroganti sulla necessità di riconoscimento alle regioni di una maggiore flessibilità ed elasticità nel quadro della garanzia dei LEA. A tal riguardo, mi preme rilevare che sul quadro finanziario dell'anno 2023 non sembrano aver impattato eventi esterni straordinari e diversi da quanto registrato nell'anno precedente.

In particolare, l'andamento dei costi energetici è in linea, alla luce dei dati dei costi depositati nel NSIS, con l'andamento dell'anno precedente, se non addirittura in leggero calo. Ricordo, infatti, che nell'anno 2022 il fabbisogno sanitario nazionale standard è stato incrementato di complessivi 1.600 milioni di euro, ai sensi dell'articolo 40, comma 1, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, e dell'articolo 5, comma 3, del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, proprio per consentire al Servizio sanitario nazionale di far fronte ai maggiori costi derivanti dall'aumento dei prezzi delle fonti energetiche e dal perdurare degli effetti della pandemia. Analogamente, anche il fabbisogno sanitario nazionale standard per l'anno 2023 contiene 1 miliardo e 400 milioni di euro per far fronte all'incremento dei costi energetici (articolo 1, comma 535, legge 29 dicembre 2022, n. 197). Nel sistema, quindi, sono state previste coperture in merito.

Dai dati forniti dalla Direzione Generale della Programmazione Sanitaria sull'andamento dei conti economici regionali per il secondo trimestre 2023, con una stima degli esiti conseguenti alla verifica del superamento della soglia del 5 per cento del disavanzo, rispetto ai ricavi, come disciplinato dalla normativa vigente, rileviamo quanto segue. Le stime sono due: una relativa ai dati derivanti dal riparto del Fondo Sanitario Nazionale 2023 e una seconda relativa ai dati di consuntivo. I primi sono ricavati dalla bozza di riparto, quindi, non ufficiali, comunque sicuri; i secondi, invece, provengono da una proiezione lineare dei dati del secondo trimestre, quindi, comunque da verificare. Ad oggi, le regioni in difficoltà, escludendo quelle a Statuto speciale, sono cinque; le altre regioni sembrano non avere grossi problemi.

Tra un mese esatto saranno disponibili i dati del terzo trimestre e un quadro più aggiornato che ci consentirà di valutare la necessità di qualche aggiustamento anche per il solo anno in corso. Mi corre obbligo di sottolineare che una revisione degli standard dimensionali dei disavanzi sanitari regionali, come definiti dall'articolo 2, comma 75 e seguenti, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, non è stata attuata neanche durante la fase di emergenza pandemica relativa al COVID-19, ma flessibilità è possibile.

 

Camera dei deputati
Resoconto stenografico dell'Assemblea seduta n. 180
Mercoledì 18 ottobre 2023

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Data di pubblicazione: 18 ottobre 2023