13 luglio 2023 - Senato della Repubblica

Question time 3-00575 Ministro Schillaci

Operatività del presidio sanitario San Raffaele di Velletri, in provincia di Roma

La questione delineata nell'atto ispettivo in esame rientra negli ambiti di competenza della Regione Lazio, alla quale ho chiesto di relazionarmi compiutamente.

Risulta, con determinazione del 22 giugno 2011, che la Regione ha revocato l'autorizzazione all'esercizio alla casa di cura San Raffaele di Velletri. La struttura San Raffaele ha promosso ricorso al TAR Lazio, esitato nella sentenza n. 9519 del 2018, appellata davanti al Consiglio di Stato, confermata dalla pronuncia n. 4567 del 2019. Nel frattempo la San Raffaele SpA ha richiesto alla Regione il riesame in autotutela dell'istanza di revoca, anch'esso esitato nella nota di conclusione del procedimento del 4 ottobre 2013 con diniego. Detta nota, impugnata davanti al TAR Lazio, ha dato luogo ad una pronuncia di condanna dell'amministrazione con sentenza n. 3017 del 2014, che ha demandato all'amministrazione una nuova e compiuta istruttoria funzionale a verificare se la struttura potesse continuare ad operare in regime privatistico. L'istruttoria compiuta nel 2015 è stata dichiarata nulla, tuttavia, rinnovata dal commissario ad acta, ha confermato che non erano venute meno le motivazioni che avevano condotto all'adozione del provvedimento precedente.

Nel merito delle rinnovate istruttorie si è poi pronunciato dapprima il TAR Lazio, con sentenza n. 9699 del 2018, e poi il Consiglio di Stato, a conferma del primo grado, con sentenza n. 4457 del 2019. La Regione ha sottolineato gli aspetti rilevanti della sentenza del Consiglio di Stato e vorrei citarli: come il commissario ha osservato, sebbene la struttura ha ottenuto tre certificati di agibilità dal Comune di Velletri, che coprirebbero tutte le parti in cui vengono effettuate le attività sanitarie, si deve tenere presente che il certificato di agibilità riguarda la salubrità dell'edificio. Inoltre i ricorsi promossi dall'odierno appellante avverso ai sei dinieghi opposti dal Comune di Velletri alle corrispondenti domande in sanatoria attinenti alla struttura di Velletri risultano definiti con decreti di perenzione incardinati davanti al TAR Lazio. Il diniego delle domande in sanatoria, divenuto definitivo a seguito dei decreti di perenzione, conferma l'insanabilità sul piano edilizio delle modificazioni strutturali intervenute nella struttura di Velletri dal 25 gennaio 2001.

Da ultimo, la Regione Lazio ha sottolineato che la Corte di cassazione, con ordinanza n. 1603 del 19 gennaio 2022, si è pronunciata sul ricorso per cessazione presentato dalla San Raffaele SpA attraverso sentenze del Consiglio di Stato dichiarandolo inammissibile. Tuttavia, in considerazione - come diceva l'interrogante - del rilievo che la situazione in essere riveste in ambito territoriale nell'interesse dei cittadini, soprattutto anche per quanto riguarda i livelli occupazionali, esprimo tutta la mia disponibilità ad approfondire la disamina anche con la Regione, nel rispetto delle competenze della Regione stessa e di tutte le decisioni giurisdizionali.

 

Senato della Repubblica
Resoconto stenografico della seduta pubblica n. 87
Giovedì 13 luglio 2023

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Data di pubblicazione: 13 luglio 2023