28 giugno 2023 - Camera dei deputati

Question time n. 3-00496 Ministro Schillaci

Iniziative volte a salvaguardare il Servizio sanitario nazionale e a rendere maggiormente attrattivo il lavoro nel relativo comparto

Signor Presidente, grazie per l'interrogazione. I temi posti ripropongono in parte tematiche già affrontate nella precedente risposta, alla quale rinvio per maggiori dettagli sulla criticità rappresentata dalla carenza del personale sanitario. Intendo, invece, in questa risposta, fornire maggiori informazioni sul tema del finanziamento del Servizio sanitario nazionale.

Tengo a segnalare che, dopo un periodo di definanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard, che addirittura negli anni dal 2012 al 2019 ha visto incrementi annui di valore percentuale in negativo, tra il meno 0,89 per cento fino al più 0,94 per cento, la legge di bilancio per il 2023 ha previsto un incremento del Fondo sanitario nazionale. In particolare, il comma 535 ha disposto che il finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard, cui concorre lo Stato, fosse incrementato di 2.150 milioni di euro per l'anno 2023.

Inoltre, per lo stesso anno, l'articolo 8 del decreto-legge n. 34 del 2023, convertito dalla legge 26 maggio 2023, n. 56, ha ulteriormente finanziato per 1 miliardo e 85 milioni di euro il Fondo sanitario nazionale per far fronte alla problematica del payback dei dispositivi medici: anche questo è un problema ereditato dai Governi precedenti. Per cui, in definitiva, per l'anno 2023 si registra un incremento del Fondo sanitario nazionale di oltre 3 miliardi di euro.

La portata di questi interventi, a cui conto di farne seguire altri nella prossima legge di bilancio, è indicativa dell'interesse che il Governo attribuisce al Sistema sanitario pubblico e universalistico.

Sono consapevole, come Ministro e come medico, che è necessario salvaguardare le funzioni e le prerogative del nostro Sistema sanitario nazionale per corrispondere sempre più in modo tempestivo all'esigenza di tutela della salute pubblica.

Quanto, invece, al tema di aggiornamento e monitoraggio dei LEA, ricordo che, dopo un lungo intervallo di tempo che ha visto la mancanza di iniziative concrete da parte dei precedenti Governi per rendere effettivamente applicabile il DPCM LEA risalente al 2017, nel mese di aprile scorso è stata sancita l'intesa sul decreto Tariffe, connessa all'attuazione dei LEA. Questo decreto è finalmente alla fase finale. In sintesi e solo a titolo di esempio, segnalo alcuni grandi temi attesi dai nostri cittadini: ausili informatici di comunicazione, apparecchi acustici a tecnologia digitale, attrezzature domotiche e sensori di comando, fino ad arti artificiali, tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale. Sono queste solo alcune delle oltre 3.000, tra vecchie e nuove, prestazioni di specialistica ambulatoriale di assistenza protesica contemplate nel nuovo decreto. È in via di definizione il decreto di aggiornamento dei LEA, con relativo finanziamento.

Dato che è citata nell'interrogazione, mi si dia la possibilità di evidenziare che la manifestazione di una sola sigla sindacale si è tenuta dopo un confronto al Ministero con le altre sigle principali, in cui c'è stato ascolto collaborativo per accogliere proposte e percorsi effettivamente realizzabili nel breve, medio e lungo termine.

Intendiamo sostenere ogni azione possibile e verosimile, indirizzata ad una maggiore valorizzazione delle professioni medico-sanitarie e al rafforzamento dell'assistenza universalistica. Spiace, però, notare che il tono dal palco abbia sovrastato il silenzio assordante dei dieci anni pre-pandemia.

 

Camera dei deputati
Resoconto stenografico dell'Assemblea seduta n. 128
Mercoledì 28 giugno 2023

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Data di pubblicazione: 28 giugno 2023

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