28 giugno 2023 - Camera dei deputati

Question time n. 3-00495 Ministro Schillaci

Iniziative a favore del Servizio sanitario nazionale, con particolare riferimento all'azzeramento delle liste di attesa, all'assunzione di personale medico sanitario e all'attuazione degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza in materia di case e ospedali di comunità

Signor Presidente, ringrazio l'onorevole interrogante. Le questioni sollevate da questa interrogazione rappresentano le sfide che stanno caratterizzando l'attività del mio mandato, tenuto conto che propongono criticità risalenti ormai negli anni che ho ereditato dall'autunno scorso.

Con specifico riguardo alle liste d'attesa, ricordo che il decreto-legge del 29 dicembre 2022 ha introdotto le misure volte a favorire il recupero delle liste d'attesa per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e per le prestazioni ospedaliere. In particolare, è stata prevista la possibilità, per regioni e province autonome, di rendere disponibili, per l'equilibrio finanziario 2022, le risorse correnti già previste dalla legge di bilancio n. 234 del 2021 non utilizzate al 31 dicembre scorso. È stata, inoltre, prevista la possibilità di avvalersi, sino al 31 dicembre di quest'anno, delle misure già disposte dai provvedimenti adottati in stato di emergenza sanitaria, ivi compresa la possibilità di avvalersi delle prestazioni ospedaliere e di specialistica ambulatoriale erogate dalle strutture private convenzionate. In data 30 maggio 2023 è stata inviata alle regioni una nota circolare per fornire specifiche indicazioni sulle attività di recupero delle prestazioni ambulatoriali, screening e ricovero ospedaliero per ridurre le liste d'attesa, con specifiche indicazioni sulle modalità di utilizzo.

Passo adesso al tema del personale sanitario, facendo una necessaria premessa. La situazione di carenze esistenti è frutto di una errata programmazione dei fabbisogni del passato, a cui si sta ponendo rimedio mediante specifiche iniziative, condotte unitamente al Ministro dell'Università e della ricerca, con un progressivo aumento dei posti di ingresso alla facoltà di medicina. Aggiungo, inoltre, che anche il reiterarsi nel tempo delle diverse misure di contenimento della spesa, soprattutto relativa ai vincoli assunzionali, ha concorso a determinare carenza del personale sanitario. Dunque, nel decennio 2009-2019 il personale dipendente a tempo indeterminato del comparto sanità è diminuito del 6,5 per cento.

Sulla base di quanto detto, sono consapevole che è necessario agire in maniera strutturale e rapida, assicurare risorse necessarie al sistema e migliorare l'organizzazione dei servizi per far sì che il Sistema sanitario nazionale torni a essere maggiormente attrattivo per il personale sanitario giovane. Ecco perché, sin dall'insediamento di questo Governo, mi sono attivato, già in sede di legge di bilancio per il 2023, per riconoscere le gravose condizioni di lavoro del personale operante presso i servizi di pronto soccorso. È stato previsto un incremento della specifica indennità, con un impegno di spesa di 200 milioni annui. Inoltre, con il decreto-legge n. 34 del 2023, sono state adottate specifiche misure per facilitare il reclutamento strutturale di medici e rendere più attrattivo il Sistema sanitario nazionale. Al contempo, sono state adottate misure volte a ridurre il ricorso ai cosiddetti medici gettonisti, che hanno determinato un effetto distorsivo sul sistema.

Mi si permetta di concludere, però, sottolineando che accolgo con attenzione e preoccupazione le dichiarazioni di chi ribadisce che le politiche miopi del passato hanno ottenuto un solo e unico effetto, cioè un Sistema sanitario nazionale ingolfato, un serbatoio che perde e nel quale si è sempre e solo voluto aggiungere acqua senza riparare le falle strutturali. Le liste d'attesa non sono altro che il sintomo di un sistema da ripensare. Estendo nuovamente l'invito alle regioni, che non hanno utilizzato i fondi aggiuntivi stanziati, a farlo immediatamente. Non è accettabile che da Nord a Sud si debba parlare di sistema sanitario a variabilità regionale e non di servizio sanitario pienamente nazionale. Continueremo, in sintesi, la strada intrapresa sin dall'inizio del nostro mandato, cioè quella di ripensare un Servizio sanitario nazionale in cui ogni attore sia parte di una visione complessiva verso i cittadini.

 

Camera dei deputati
Resoconto stenografico dell'Assemblea seduta n. 128
Mercoledì 28 giugno 2023

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Data di pubblicazione: 28 giugno 2023

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