12 aprile 2023 - Camera dei deputati

Question time n. 3-00327 Ministro Schillaci

Iniziative di competenza per l'assunzione di medici in formazione specialistica presso le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale

Grazie, Presidente. Rispondo a questa interrogazione ed è un'occasione per sottolineare la portata innovativa del recente intervento normativo, per quanto attiene ai medici in formazione specialistica di cui al decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34, attualmente in fase di conversione. Le norme portate avanti dal Ministero della Salute si pongono l'obiettivo di superare le criticità del sistema sanitario nazionale ricollegate alla carenza di personale ed essenzialmente dovute a una scarsa attività del sistema sanitario nazionale stesso. Nonostante negli ultimi anni si sia provveduto a incrementare il numero di contratti di formazione specialistica, è stata riscontrata su tutto il territorio nazionale una scarsa partecipazione ai relativi concorsi. Da qui la necessità di un recente intervento normativo, con il quale sono state introdotte misure volte a garantire un inserimento graduale e strutturale dei medici in formazione specialistica nel sistema sanitario nazionale. A tal riguardo, si segnala la modifica dell'articolo 1, comma 548-bis, della legge di bilancio per il 2019, con la quale è stata inserita a regime la possibilità, per le aziende e gli enti del sistema sanitario nazionale, di assumere con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, con orario a tempo parziale, in ragione delle esigenze formative, coloro che, a partire dal terzo anno di corso di formazione specialistica, regolarmente iscritti, si siano utilmente collocati nella graduatoria in esito alle procedure concorsuali per l'accesso alla dirigenza del ruolo sanitario.

Questa misura non è più temporalmente limitata al 31 dicembre 2025 e consentirà di fidelizzare i medici in formazione specialistica al Servizio sanitario nazionale, strutturandoli il prima possibile all'interno delle aziende e degli enti facenti parte delle reti formative e favorirà, altresì, il necessario trasferimento generazionale di competenze e abilità tra professionisti. La previsione di tale istituto, a regime, congiuntamente alle modifiche apportate allo stesso comma 548-bis, che consentiva la proroga del contratto a tempo determinato per una sola volta sino al conseguimento del titolo di formazione medica specialistica e comunque per un periodo non superiore a 12 mesi, contribuiranno certamente ad assicurare un più ampio utilizzo dell'istituto su tutto il territorio nazionale, laddove ne ricorrano i presupposti. Una particolare attenzione, inoltre, deve essere dedicata alle strutture di emergenza-urgenza, che ad oggi risultano particolarmente interessate dalla carenza di personale, in ragione dei notevoli carichi di lavoro, del rischio legato alle aggressioni, al burnout, nonché all'elevato livello di responsabilità, quali elementi che determinano la scarsa attrattività dell'impiego in pronto soccorso. Anche in tal caso il contributo dei medici in formazione specialistica, che, tuttavia, non possono in nessun caso essere considerati sostitutivi del personale strutturato, costituisce una risorsa fondamentale, che l'intervento normativo portato avanti dal Ministero della Salute ha voluto valorizzare mediante l'introduzione di norme speciali temporaneamente limitate, che derogano alla disciplina vigente.

Concludo, pertanto, rassicurando gli onorevoli interroganti che le questioni sollevate in questa sede sono state opportunamente affrontate nell'ambito della riforma in materia di salute, portata avanti con il citato decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34.

 

Camera dei deputati
Resoconto stenografico dell'Assemblea seduta n. 85
Mercoledì 12 aprile 2023

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Data di pubblicazione: 12 aprile 2023

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