Leucosi - Piani nazionali di controllo bovini e bufalini
(D.M. 358/96 – D. Lgs. 196/99- Ordinanza 9 agosto 2013)

Tipologia:  4A - Controlli ufficiali previsti da norme nazionali e/o comunitarie, diversi dai Piani specifici comunitari, con organizzazione e programmazione centrali;

 

In Italia la leucosi è oggetto di un piano nazionale di eradicazione dal 1996 (D.L. n. 358 del 2 maggio 1996) basato su controlli sierologici periodici nelle aziende bovine da riproduzione ed eliminazione dei capi positivi e ispezione ufficiale post-mortem di tutti i capi macellati. Questa infezione è stata eradicata in tutta l'Europa occidentale con le eccezioni di Malta e Italia. La Leucosi Bovina Enzootica (LEB) è una malattia virale, sostenuta da un Retrovirus che, in condizioni naturali, colpisce esclusivamente i bovini. Il virus determina un'infezione cronica caratterizzata dallo sviluppo di forme tumorali (linfosarcomi). Il Ministero della Salute prepara, ogni anno, i piani di sorveglianza e controllo con la collaborazione del Centro di Referenza nazionale per le Leucosi al fine di coordinare l’attività di risanamento a livello regionale. Essendo presente nel centro sud d’Italia il Ministero della Salute ha emanato nel 2012 l'ordinanza con cui sono state previste specifiche misure sanitarie per il controllo della  leucosi in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

 

Autorità CompetentiRuoli
Ministero della salute: DSVETOC-DGSAF – Ufficio II Sanità animale ed anagrafi zootecniche

Il Ministero della Salute svolge tutte le attività di coordinamento ed indirizzo, e di raccordo tra le Regioni e la Commissione Europea.

Elabora la normativa (decreti, ordinanze ministeriali) per il controllo della malattia;

predispone il piano nazionale di eradicazione da applicare nel corso dell’anno;

raccoglie le rendicontazioni annuali relativi ai controlli effettuati dalle Regioni relative ai controlli effettuati; effettua audit ed ispezioni sul territorio.

AC Regionali: Assessorati alla Sanità

I servizi veterinari degli Assessorati regionali: coordinano, supervisionano e verificano l’attività di controllo ufficiale svolta dalle AC locali.

Predispongono i piani o decreti regionali sulla base di quello nazionale;

Coordinano i servizi veterinari locali relativamente alle attività inerenti il controllo della malattia;

Raccolgono i dati epidemiologici e finanziari  relativi ai focolai di malattia e dei dati relativi ai controlli svolti in azienda, trasmessi dalle AC Locali.

Rendicontano al Ministero della Salute i dati di propria competenza per l’elaborazione della Relazione delle attività dell’anno in corso e per la pianificazione delle attività del nuovo anno.

AC Locali: Servizi veterinari delle Azienda Sanitarie LocaliLe AUSL eseguono lo  svolgimento dei controlli ufficiali nelle aziende del territorio di loro competenza sul territorio Lo svolgimento in azienda, previsti dalla normativa nazionale e regionale (D.M. 358/96 – D. Lgs. 196/99 nelle Regioni Ufficialmente indenni, D. Lgs. 196/99 – Ordinanza Ministeriale 9 agosto 2012 nelle Regioni non ufficialmente indenni). I servizi veterinari effettuano i prelievi di sangue sugli animali  in azienda e predispongono l’invio ai laboratori, gestiscono i focolai in caso di positività ed elaborano le indagini epidemiologiche del caso; rendicontano le attività inerenti alla malattia agli Assessorati regionali competenti; registrazione in BDN (Banca dati nazionale gestita dall’IZS di Teramo) e, in alcune Regioni, nel sistema SANAN, i dati relativi ai controlli effettuati ed alle qualifiche sanitarie delle aziende del proprio territorio.

 

LaboratoriRuoli
Centro Nazionale di Referenza per le Leucosi presso Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche

Coadiuva il Ministero nella stesura dei Piani.

Esegue le analisi previste dai piani

Coordina le attività dei laboratori presenti sul territorio nazionale responsabili per l’analisi dei campioni fornendo assistenza tecnico-scientifica e organizzando i circuiti interlaboratorio.

Istituti Zooprofilattici Sperimentale competenti per territorioEffettuano le analisi dei campioni ufficiali prelevati sui territori di competenza

 

DETTAGLI DELL'ATTIVITÀ
Categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischioAi sensi della normativa di riferimento, i controlli sono compiuti sulla base della prevalenza della malattia e della qualifica sanitaria della provincia o della Regione come previsto nel  (D.M. 358/96 – D. Lgs. 196/99 – Ordinanza Ministeriale 9 agosto 2012).
Frequenza (o criteri per stabilire frequenza)Nelle aziende sono previsti due controlli annuali come indicato nel D.M. 358/96. Con la riduzione della prevalenza della malattia o l’acquisizione della qualifica di provincia ufficialmente indenne è prevista la possibilità di diradare i controlli passando dalla fase di eradicazione alla fase di sorveglianza. Per i dettagli inerenti le modalità di diradamento si fa riferimento al D. Lgs. 196/99, Allegato D, Capitolo I.
luogo e momento del controlloI luoghi controllati sono le aziende zootecniche bovine e bufaline e i mattatoi.
provvedimenti sanitari, sanzioni amministrative, sanzioni penali

Si riportano alcuni provvedimenti che potrebbero essere applicati  agli allevatori in caso di riscontro di non conformità ai Piani:

Sanzioni amministrative di cui all’Art. 15 e Art. 16, del Decreto Legislativo 22 maggio 1999, n. 196  "Attuazione della direttiva 97/12/CE che modifica e aggiorna la direttiva 64/432/CEE relativa ai problemi di polizia sanitaria in materia di scambi intracomunitari di animali delle specie bovina e suina"

Sanzioni amministrative di cui all’Art. 13, dell’Ordinanza 9 agosto 2012 “Misure straordinarie di polizia veterinaria in materia di tubercolosi, brucellosi bovina e bufalina, brucellosi ovi-caprina, leucosi, nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia”.

Modalità rendicontazione, verifica e feedback

Le modalità di rendicontazione sono:

  • dalla Periferia al Centro, con frequenza stabilita dai Piani;
  • dal Ministero della Salute alla Commissione Europea, con frequenza semestrale, previa verifica ed elaborazione dei dati.

I sistemi informativi nazionali di settore sono gestiti dal Centro di Referenza per l’Epidemiologia Veterinaria istituito presso l’IZS di Teramo. Le Autorità locali alimentano il sistema registrando i dati riguardanti i controlli e la gestione di eventuali positività.  

Sistemi Informativi (S.I) di settore: Banca dati nazionale bovina e bufalina– SANAN (Sistema Informativo per la programmazione e  l’esecuzione dei controlli) - SIMAN (sistema informativo malattie animali nazionale per notifica e gestione dei focolai) – SIR (Sistema Informativo Rendicontazioni).

La verifica del corretto svolgimento dell'attività (in senso qualitativo) e della corrispondenza tra l'attività svolta e quella prevista (in senso quantitativo) è realizzata a livello centrale e regionale.

 A livello centrale tali verifiche rientrano nelle procedure di certificazione degli adempimenti informativi dovuti dalle Regioni al Ministero della salute da parte del Comitato LEA  (Livelli Essenziali di Assistenza).

feedback - Le azioni correttive, sia in riferimento a eventuali criticità osservate nella gestione e nello svolgimento dell'attività, sia riguardo alle non conformità rilevate, sono realizzate attraverso riunioni tecniche, insieme ai Centri di referenza interessati, e circolari ministeriali e regionali, al fine  di evidenziare ed eliminare comportamenti e situazioni non in linea con quanto previsto dalla normativa comunitaria e nazionale. Nel corso di periodiche ispezioni e/o audit, l’ACC verifica la rimozione della non-conformità.


  • Condividi
  • Stampa
  • Condividi via email

Data di pubblicazione: 24 febbraio 2014, ultimo aggiornamento 24 febbraio 2014

Pubblicazioni   |   Opuscoli e poster   |   Normativa   |   Home page dell'area tematica Torna alla home page dell'area