Il Ministro della Salute con Decreto del 13/06/2017, integrato con DM 23/09/2017, al fine di conseguire gli obiettivi previsti nel Piano Nazionale di Prevenzione 2014-2018 in merito allo screening oftalmologico e all’inserimento dello stesso nei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) nonché per la promozione delle iniziative di prevenzione previste nel "Global Action Plan 2014-2019" dell’OMS, ha istituito il Comitato Tecnico Nazionale per la prevenzione della cecità con i seguenti compiti:
- raccolta e pubblicazione a intervalli regolari, dei dati sulle menomazioni della vista (cecità ed ipovisione secondo le definizioni dell'ICD-10 o categorie equiparabili) e sulle cause, con particolare attenzione verso le patologie curabili e/o prevenibili, attraverso indagini epidemiologiche specifiche ed i dati degli istituti di prevenzione e cura. I dati analizzati devono essere specifici per sesso, età (o gruppi di età), e patologia (definizioni standardizzate secondo norme internazionali)
- sviluppo di linee guida per la prevenzione delle menomazioni della vista)
- monitoraggio delle attività dei vari enti e soggetti attivi nella prevenzione delle menomazioni della vista in territorio nazionale, per ottimizzare le risorse impegnate e l’efficacia dei risultati
- monitoraggio delle iniziative di cooperazione internazionale svolte dagli enti e dalle associazioni italiani per la prevenzione delle menomazioni della vista nei Paesi in via di sviluppo e nelle aree povere, in armonia con le linee guida OMS. Il coordinamento avviene tramite raccolta e scambio delle informazioni, tramite pubblicazione di un rapporto (a frequenza da definirsi) sul contributo dell'Italia, nelle sue varie componenti (pubbliche, non profit, private), alla sanità pubblica internazionale
- iniziative di implementazione del Piano Nazionale di Prevenzione 2014-2018, in particolare riguardo del macro obiettivo 2.2 “Prevenire le conseguenze dei disturbi neurosensoriali” (ipovisione e cecità), basato sullo screening oftalmologico pediatrico in due momenti importanti: la nascita e l’età di 3 anni e conseguenti iniziative di prevenzione di disturbi della vista in età prescolare e scolare
- promozione e orientamento di progetti e programmi di informazione e prevenzione in accordo con il Global Action Plan 2014 – 2019 del WHO, in modo da favorire iniziative di prevenzione nei suoi tre livelli:
- prevenzione primaria: campagne di informazione periodiche per sensibilizzare la popolazione alla salute e alla tutela della vista per ridurre o rimuovere i fattori di rischio
- prevenzione secondaria: promozione sviluppo e diffusione di metodi per la diagnosi precoce per le malattie oculari ad impatto sociale (retinopatia diabetica, degenerazione maculare legata all’età e glaucoma)
- prevenzione terziaria promozione sviluppo e diffusione di metodi per migliorare la prognosi favorire percorsi di riabilitazione precoce delle malattie oculari ad impatto sociale.
Presidente
Mario Stirpe
IRCSS Fondazione G.B. Bietti
Componenti
Filippo Amore
Polo Nazionale per la prevenzione e la riabilitazione visiva
Mario Angi
CBM Italia Onlus
Teresio Avitabile
Università di Catania
Emilio Balestrazzi
Polo Nazionale per la prevenzione e la riabilitazione visiva
Francesco Bandello
Istituto San Raffaele – Milano
Serena Battilomo
Ministero della Salute - Direzione Generale Prevenzione sanitaria
Giuseppe Castronovo
IAPB (International Agency Prevention Blindness ) Sezione Italiana
Francesco Cicogna
Ministero della Salute - Segretariato Generale
Filippo Cruciani
Polo Nazionale per la prevenzione e la riabilitazione visiva
Dilva Drago
Associazione Italiana Ortottisti Assistenti in oftalmologia
Raniero Guerra
Ministero della Salute - Direzione Generale Prevenzione sanitaria
Silvio Mariotti
Organizzazione Mondiale della Sanità
Leonardo Mastropasqua
Università di Chieti
Edoardo Midena
Università di Padova
Paolo Nucci
Università di Milano
Francesca Simonelli
II Università di Napoli
Giovanni Staurenghi
Ospedale Fatebenefratelli Sacco di Milano
Monica Varano
IRCCS Fondazione G.B. Bietti
Gianni Virgili
Ospedale Careggi di Firenze
Segreteria scientifica
Giuseppina Rizzo
Ministero della Salute - Direzione Generale Prevenzione sanitaria.
Integrano il Comitato tecnico i seguenti rappresentanti del Ministero:
Lucio Lemme
Ministero della Salute - Direzione Generale della Comunicazione e dei rapporti europei e internazionali
Bianca Maria Polizzi
Ministero della Salute - Direzione Generale della Programmazione Sanitaria
Carla Ceccolini
Ministero della Salute - Direzione Generale della Programmazione Sanitaria
Il Comitato prosegue l’attività della precedente Commissione nazionale di prevenzione cecità ed ipovisione, istituita con DM 9/10/2009 è integrata con Decreto di rettifica del 12 febbraio 2010, in attuazione di quanto previsto nel report "Prevention of avoidable blindness and visual impairment", formalizzato dal Segretariato dell’ Executive Board OMS nel Dicembre 2008, stabilì la priorità di costituire, in ogni stato membro, di una Commissione nazionale per la prevenzione della cecità, nell’ambito dell’iniziativa globale “Vision 2020”, per l’implementazione, il monitoraggio e la valutazione periodica di un Piano Nazionale di prevenzione della cecità e dell’ipovisione.
Detta Commissione ha lavorato al conseguimento di importanti risultati, quali:
- raccolta e pubblicazione di dati sulle menomazioni della vista (cecità e ipovisione)
- monitoraggio delle attività svolte dagli enti e soggetti attivi nella prevenzione delle menomazioni della vista in territorio nazionale
- linee di indirizzo di prevenzione oftamologica: Quaderno della salute n.11 Appropriatezza nella prevenzione, diagnostica e terapia in oftalmologia
- monitoraggio delle iniziative di cooperazione internazionale svolte dagli enti e dalle associazioni italiani per la prevenzione delle menomazioni della vista nei Paesi in via di sviluppo e nelle aree povere, in armonia con le linee guida dell’OMS.