Gestire un animale significa conoscerlo
La diffusione della cultura del possesso responsabile è un elemento essenziale per la lotta al randagismo. Quasi una famiglia italiana su due convive con un animale domestico e più di una su tre con un cane o un gatto. Gestire un animale significa conoscerlo e conoscerne le caratteristiche etologiche, oltre che acquisire informazioni e cognizioni sulle esigenze dell’animale e sui doveri in carico al proprietario o detentore.
Vivere con un animale rappresenta una grande opportunità per migliorare la qualità della propria vita. Un animale infatti può:
- aiutare i bambini e gli adolescenti a crescere in modo equilibrato e responsabile, migliorandone la capacità di socializzazione e favorendo il senso di appartenenza e aggregazione familiare
- stimolare il rapporto con il mondo esterno e la natura
- mitigare, in determinate situazioni, il senso di solitudine sociale o morale.
Tuttavia, il rapporto con l’animale non è intuitivo: talvolta le persone tendono a "umanizzarlo" causandogli inconsapevolmente problemi comportamentali e stati di sofferenza, altre volte tendono ad approcciarlo come uno dei tanti oggetti che riempie la loro vita, un giocattolo o una macchina, senza tener conto dei suoi bisogni etologici e dei suoi diritti in quanto essere senziente.
Cosa deve sapere il proprietario di un animale
Il futuro proprietario, chiedendo consiglio al medico veterinario, deve informarsi:
- sulle esigenze fisiologiche ed etologiche degli animali
- sugli obblighi normativi, etici e di civile convivenza che derivano dal possesso di un animale
- sulla corretta gestione dell'animale, anche in merito alla sua attività riproduttiva, per non incrementare il numero di cucciolate indesiderate e di difficile collocazione.
Gli obblighi di legge
Ogni proprietario deve conoscere gli obblighi di legge:
- far microchippare il proprio cane e farlo inscrivere contestualmente nella anagrafe canina da un medico veterinario
- munire di passaporto il proprio animale (cane, gatto o furetto), in caso di viaggi all'estero
- condurre il cane al guinzaglio nei locali pubblici e nei pubblici mezzi di trasporto e portare con sé un’idonea museruola da far indossare se necessario
- raccogliere le deiezioni, portare sempre con sé l’apposita attrezzatura.
Il fenomeno dell'abbandono
Il fenomeno dell’abbandono non riguarda solo cani e gatti ma purtroppo coinvolge anche molti altri animali come conigli, tartarughe e altri animali esotici o cosiddetti non convenzionali, acquisiti in maniera irresponsabile.